NICOLA PALMA
Cronaca

L’intuito di un’impiegata. Il truffatore finisce in cella

Viale Gran Sasso, una donna va in banca per prelevare 5mila euro per il marito. Ma la sportellista si accorge del raggiro e chiama i carabinieri: preso operativo.

L’intuito di un’impiegata. Il truffatore finisce in cella

L’intuito di un’impiegata. Il truffatore finisce in cella

Il solito schema per intimorire la vittima: "Suo marito ha avuto un incidente". Collana, bracciale e fede nuziale consegnati a un fantomatico carabiniere in borghese. Poi la richiesta di recarsi in banca per prelevare altri soldi. Un copione già scritto. A cambiare il finale ci pensa un’attenta impiegata di banca, che si accorge del raggiro e riesce a far arrestare l’operativo del gruppo, il ventiquattrenne Vincenzo E., napoletano di Scampia, bloccato dai carabinieri del Radiomobile. Sono le 12.30 quando una cinquantaseienne residente in zona Loreto riceve una chiamata sul telefono di casa: l’interlocutore si presenta come un militare di via Moscova e la informa che il marito è stato coinvolto in un incidente. La donna si insospettisce perché il compagno va a lavoro a piedi, ma il finto militare taglia corto e le preannuncia che verrà contattata da un avvocato: "Servono 12.500 euro". Passano pochi secondi e squilla il cellulare: è il falso legale, che fornisce un’altra versione dell’incidente mai avvenuto, sostenendo che il marito della donna avrebbe provocato la caduta di un motociclista attraversando col semaforo rosso. La dinamica più verosimile, sommata all’ansia generata dalle pressanti richieste telefoniche, convince la signora ad assecondare l’avvocato e a cercare in casa oggetti preziosi da consegnare a un carabiniere che arriverà di lì a poco: trova una collana d’oro e un bracciale, a cui aggiunge la fede nuziale. Non basta: servono pure contanti, da prelevare in banca.

Ormai sono le 13.20: la cinquantaseienne si affretta a uscire di casa per raggiungere la filiale di fiducia in viale Gran Sasso; in strada trova il militare in borghese, che prende in consegna il sacchetto coi gioielli. Arrivata allo sportello, la donna spiega all’impiegata che ha bisogno di ritirare 5mila euro per regalare una vacanza al figlio. La dipendente di Intesa nota subito che la signora è al telefono e capisce che è una truffa. A quel punto, convince la cliente a farsi raccontare la verità. L’impiegata si fa passare l’avvocato e prende tempo, spiegando che la legge non consente di prelevare cifre così alte. "Vanno bene pure 3mila", dice l’altro. Chiusa la conversazione, le donne chiamano il 112. I carabinieri del Radiomobile arrivano dopo pochi minuti e riescono a fermare l’operativo in piazza Piola: con sé ha ancora il bottino.