Tribiano (Milano) – La vigilia del debutto. Quei momenti magici, in cui ancora non si crede del tutto a quel che accadrà, pare quasi impossibile, ma – tic, toc, tic, toc – intanto è l’orologio ad avvicinare sempre più alla meta. Oggi alle 11, campo di via Paullo 3/a a Tribiano, 3.600 anime in provincia di Milano. "Serie A, il grande esordio", si legge nel flyer. Dietro, c’è molto di più: c’è la piccola grande storia di un club di padel nato da pochi anni, in un paese della cintura milanese e in una disciplina che l’Italia ignorava fino a non molto tempo fa e che ora vive un’impetuosa crescita. C’è, soprattutto, un sogno che si è realizzato. A tempo di record.
Mistero e magia di uno sport che in Italia da zero, in pochi anni ha raggiunto quota 1,2 milioni di praticanti e più. Merito di Stefano Fatelli, amministratore delegato di Cantabria Labs Difa Cooper, ramo italiano del gruppo che è oggi leader nella realizzazione di prodotti dermatologici, farmaci, cosmetici, integratori e medical device studiati per prendersi cura della pelle. Lui, Fatelli, il padel l’ha scoperto un po’ per caso, in Spagna (dove ormai è una “religione“ sportiva) per lavoro e, una volta tornato in Italia a guidare l’azienda di Caronno Pertusella (Varese), vi ha subito costruito un campo da padel. Era il lontano (si fa per dire) 2005.
Poi c’è la storia di Emiliano Pozzoni, ex giornalista de La Gazzetta dello Sport oggi telecronista padel a Skysport: lui il padel l’aveva nel sangue, è nato e ha trascorso la fanciullezza in Argentina – dove è sport diffusissimo fin dagli anni ’80. Madre argentina, padre italiano, nel 2017 ha dato le dimissioni dalla rosea per inseguire un’intuizione: è il momento giusto – ha pensato - per puntare sul padel in Italia. Ha così aperto tre campi a Tribiano, due passi da Paullo, nella Bassa Milanese, e ha deciso di crearvi un club agonistico, Padel Factory, da iscrivere al campionato al livello più basso, Serie D.
Oggi Pozzoni e Fatelli – quest’ultimo nel ruolo di main sponsor col marchio Heliocare – alle 11 festeggeranno insieme l’esordio nella massima divisione di Padel Factory, contro i rivali di Eur Sporting Club, squadra di Roma. "Sabato 23 marzo sarà una giornata storica per il nostro club – fa sapere la società –: esordiremo nella massima serie italiana. Nel 2018 eravamo in Serie D, oggi siamo in A, tra le migliori 12 squadre del Paese. Amiche, amici di Padel Factory, vi aspettiamo tutti per fare il tifo".
Un passo indietro . Torniamo al fatidico 2017. "Chiacchieravo con alcuni amici – racconta Pozzoni – che poi son diventati anche soci, e abbiamo pensato insieme che avesse senso creare il nostro club di padel". Lui di questa disciplina si era innamorato follemente in Argentina, a 11 anni si è trasferito in Italia e aveva dovuto rinunciare a praticarla per mancanza di campi. "In sostanza, qui non esisteva", sintetizza. Ma il tempo cambia le cose, nel 2017 tanti segnali inducono a pensare che il clima sia finalmente favorevole, le strutture sono ancora pochissime e Pozzoni (insieme a Stefano Cantalupi, suo ex collega giornalista, e Alessandro Panico, manager in ambito telecomunicazioni), affitta un capannone a Tribiano, vi crea tre campi, uno spogliatoio, un bar… Ecco Padel Factory, uno dei primi club in Italia solo di padel.
È un successo , anche perché Pozzoni è conosciuto, quando a Milano erano stati aperti i primi impianti era stato tra coloro che avevano iniziato a frequentarli. Dato che a giocare da lui vengono subito anche ragazzi che se la cavano bene, l’idea è di varare un club agonistico, iscrivendosi al campionato di Serie D. Nel team c’è Stefano Fatelli, un veterano di questo sport sempre pronto a dare una mano quando c’è da trovare le maglie o organizzare una trasferta. Comincia da qui una cavalcata inarrestabile: l’anno successivo nel team entra Nicola Remedi, già tennista professionista e nei top 20 d’Europa da under 14 e 16: ecco la promozione in Serie C. Nel 2022 la scalata alla B, sfiorata già due volte. Intanto, a Tribiano arrivano giocatori di gran valore: Francesco Molteni, Alberto Micali, William Rota, Fabio Sgrignoli, Leonardo Bulgarini, Julian Di Bene… E José Luis Gonzalez, professionista spagnolo della Premier Padel. Nel 2023, il trionfo: la massima serie. E ora? "Ci confronteremo con altri 11 club italiani, alcuni molto titolati come l’Orange Padel Club e il Villa Pamphili… Noi siamo solo una piccola realtà di provincia, ma abbiamo già dimostrato di saper stupire".