di Monica Autunno
Distretto Agricolo Adda Martesana e Mercato agricolo coperto di Liscate case history a un convegno internazionale sull’agricoltura urbana. A fianco di progetti metropolitani, ma anche di esperienze in grandi città europee, "un invito per noi motivo di grande orgoglio. Un parterre internazionale importante - così il sindaco Lorenzo Fucci - e un’occasione per confrontarci sul futuro della food policy. Nella convinzione che, nella nostra area come altrove, l’agricoltura possa tornare ad essere strategica. Non solo nelle campagne, ma anche come fattore di sviluppo a tutto campo e volano di posti di lavoro". L’evento è stato organizzato dal Comune di Milano a chiusura del progetto NextAgri - Innovative approaches to Education, eperimentation and entrepreneurship in periurban agricultural territories, promosso da un network di enti e cofinanziato a suo tempo dall’Unione europea. Fra i partecipanti europei anche le città di Almere (Paesi Bassi), Vila Nova de Gaia (Portogallo) e Stara Zagora, (Bulgaria). La tavola rotonda Agricoltura urbana e sistemi alimentari l’occasione per presentare, a fine corsa, esperienze innovative di progettazione in ambito di agricoltura urbana e periurbana nelle città europee, a Milano e nell’hinterland. E anche per fare il punto sui risultati del progetto Mater Alimenta Urbes, piano integrato d’area di incentivi ai progetti di "ritorno alla terra" a suo tempo promosso sotto egida regionale. Fra una testimonianza e l’altra anche quella di Liscate, sei anni fa capofila e promotrice del Distretto Agricolo Adda Martesana, pool green di aziende agricole, allevatori e produttori d’area: obiettivo, mettere in rete la preziosa filiera verde della zona e mettere le basi per un futuro Marchio Martesana. Il Distretto Adda Martesana fu fra i destinatari di finanziamenti, poi impiegati per una rosa di progetti di rilievo: la realizzazione del primo Mercato agricolo coperto a chilometro zero, da qualche mese operativo a Liscate accanto al Parco dell’Acqua, la ristrutturazione di alcune aziende agricole e la riqualificazione di una decina di fontanili storici della zona. L’esperienza del Mercato agricolo il fiore all’occhiello e l’impresa più significativa. Un lunghissimo iter di progettazione, poi la realizzazione, e, in estate, il vernissage: oggi il mercato è utilizzato a rotazione da agricoltori e produttori della zona, per vendita di ortaggi e miele, formaggi e farine. L’obiettivo, di qui ai prossimi anni, quello di incrementare i giorni di apertura.