GABRIELE
Cronaca

Lo slogan dei viaggiatori: "La coincidenza è solo un’illusione..."

Il pendolare Gabriele Moroni riflette sull'impossibilità di far coincidere i servizi pubblici, ispirando la proposta di Andrea Vitali di abolire gli orari dei treni per risolvere il problema. La frustrazione dei pendolari italiani è palpabile in questa discussione.

Il pendolare Gabriele Moroni riflette sull'impossibilità di far coincidere i servizi pubblici, ispirando la proposta di Andrea Vitali di abolire gli orari dei treni per risolvere il problema. La frustrazione dei pendolari italiani è palpabile in questa discussione.

Il pendolare Gabriele Moroni riflette sull'impossibilità di far coincidere i servizi pubblici, ispirando la proposta di Andrea Vitali di abolire gli orari dei treni per risolvere il problema. La frustrazione dei pendolari italiani è palpabile in questa discussione.

Moroni

Chi ha lasciato sul muro di una fabbrica dismessa, in provincia di Piacenza, la scritta "La coincidenza è solo un’illusione" è probabilmente (così la pensiamo noi) un pendolare che, dovendo recarsi in stazione ferroviaria con i mezzi pubblici, si è reso conto a sue spese che è impossibile fare coincidere due servizi pubblici (autobus e treni) per orari e quant’altro. Per cui, esasperato, ha affidato le sue considerazioni ai posteri. È una amara verità che milioni di pendolari italiani purtroppo sperimentano tutti i giorni, ancor più in un periodo, quello estivo, quando si tagliano corse (convinti che la gente non lavori?) e si modificano gli orari.

A proposito di questi ultimi, un noto scrittore italiano nel suo ultimo libro (che merita un ulteriore approfondimento) propone che gli orari dei treni vengano cancellati. Così ci mettiamo tutti il cuore in pace. Che abbia ragione lui? Alla prossima!

Ettore Fittavolini, Piacenza

Lo scrittore a cui si riferisce l’amico Ettore è Andrea Vitali, autore di “Storie di treni, ministri e minestrine“: la proposta di ovviare al ritardo cronico dei treni italiani abolendo, per legge, gli orari. E mettiamoci tutti il cuore in pace. Dalla nebbia dei ricordi di scuola recuperiamo un brano dei “Promessi sposi“:

"Il cuore in pace - dice Renzo alla povera Lucia che gli annuncia che, per un voto fatto, non potrà essere sua moglie - ! Oh! questo levatevelo dalla testa. Già ne l’avete fatta scrivere questa parolaccia; e so io quel che m’ha fatto patire; e ora avete anche il cuore di dirmela. E io invece vi dico chiaro e tondo che il cuore in pace non lo metterò mai". E voi, amici pendolari, cosa ne pensate?

mail: gabrielemoroni51@gamil.com