ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Lo stadio del Milan a San Donato. La Giunta dice sì, ma fissa i paletti

Il sindaco Squeri: è una grande opportunità, però vigileremo sulla viabilità e sulle infrastrutture. Entro un mese delibera in Consiglio. Il club rossonero fissa il traguado: struttura aperta nell’ottobre 2028.

Lo stadio del Milan a San Donato. La Giunta dice sì, ma fissa i paletti

"Il progetto è percorribile". Per lo stadio del Milan a San Donato arriva un primo ok da parte del Comune. Chiusa la fase istruttoria ad opera dei tecnici dell’ente, una delibera di Giunta ha dato un primo assenso al programma che prevede la realizzazione di un impianto sportivo da 70 mila posti – corredato da 3.500 parcheggi, negozi, ristoranti, un albergo e il Museo dei rossoneri – nell’area San Francesco, un terreno di 300 mila metri quadrati, di proprietà privata, alla periferia di San Donato.

Sul sito in questione esisteva già un’autorizzazione per la costruzione di un’arena da 18 mila posti da parte della società Sportlifecity; il 28 settembre 2023 la stessa società, nel frattempo acquisita al 90% dal Milan, ha presentato una richiesta di variante urbanistica per una riconversione e un ampliamento del progetto iniziale. "Riteniamo che questa sia una grande opportunità per San Donato – ribadisce il sindaco Francesco Squeri -, un volano per l’occupazione, il turismo e il rilancio della città". Nella bozza di progetto presentata dal Milan attraverso Sportlifecity, il Comune di San Donato ha ravvisato alcune criticità legate, in particolare, a infrastrutture e viabilità. "Pensiamo, ad esempio, ad alcuni svincoli autostradali che a nostro avviso vanno resi più accessibili", precisa Squeri.

Criticità superabili, a detta dell’esecutivo locale, ma sulla cui risoluzione si continuerà a vigilare, "perché non vogliamo che la presenza dello stadio abbia ripercussioni sulla città". Un altro nodo è quello della sicurezza. "Contiamo sulla possibilità di stringere convenzioni con i Comuni vicini – annuncia il sindaco - per aumentare il numero degli agenti di Polizia locale in servizio durante le partite".

Dopo la delibera appena licenziata dalla Giunta, l’iter tecnico-politico proseguirà con un passaggio in Consiglio comunale, entro un mese. Ci sarà quindi un accordo di programma, ossia un tavolo di confronto sovracomunale al quale siederanno, tra gli altri, Regione Lombardia, Città Metropolitana, Ferrovie e Parco Sud. Dopo questa fase, della durata di 15-18 mesi, si tornerà in Consiglio comunale per la ratifica. Nelle intenzioni, il Diavolo punta ad avere pronto l’impianto per l’autunno del 2028. "Il Milan è motivato, per il resto dipende tutto dalle tempistiche", afferma Squeri. Ma ieri, mentre in Comune il sindaco illustrava le procedure amministrative legate al progetto, all’esterno del Municipio i rappresentanti del comitato "no stadio" hanno ribadito la loro contrarietà all’impianto, a loro dire troppo impattante sul fronte ambientale.

Critici anche i consiglieri comunali di opposizione: "Non siamo stati minimamente coinvolti", ha dichiarato Gina Falbo, della lista Insieme per San Donato. Ora il Comune ha annunciato l’avvio di un percorso partecipativo, comprensivo anche di alcune assemblee pubbliche, per informare la popolazione.