di Roberta Rampini
“Auguroni piccole balilla” è lo striscione di stampo fascista con cui sono state festeggiate all’uscita della chiesa San Bernardo di Cassina Nuova, una frazione di Bollate, due bimbe appena battezzate. È successo domenica pomeriggio. A reggere lo striscione, che finiva con un hashtag #intimità, un gruppo di ingenui ragazzini immortalati dalle fotocamere dei telefoni. A quell’ora erano in piazza a giocare e fare merenda quando sarebbero stati “reclutati” da un invitato al ricevimento che li ha sistemati in prima fila, davanti alla chiesa, con in mano lo striscione. E loro hanno ubbidito, ignari del significato della scritta e delle conseguenze. Le loro mamme, oltre a difenderli sui social, si sono già rivolte ai carabinieri e presentato una denuncia contro ignoti.
A rendere noto l’accaduto sono stati i Sentinelli di Milano (un movimento laico e antifascista che si contrappone a soprusi e discriminazioni) che hanno pubblicato la foto sulla loro pagina Facebook. Inevitabile la polemica.
In poche ore quello scatto è diventato virale, con decine di condivisioni, centinaia di commenti e qualche lezione di storia. C’è infatti chi ricorda che nel regime fascista “balilla” erano solo i maschi dagli 8 ai 14 anni, mentre le femmine erano “figlie della lupa”. Chi punta il dito contro i genitori dei ragazzi che reggono lo striscione e si chiedono perché "non ci sono mai assistenti sociali quando servono". Ma c’è anche chi spiega che i ragazzini che tengono lo striscione non sapevano cosa significasse, pensavano che Balilla fosse il cognome delle bimbe e mette sotto accusa sia chi li ha "tratti in inganno", sia chi ha pubblicato la foto. Una delle loro mamme spiega: "Prima di parlare e di scrivere pensateci, i ragazzie erano nella piazza a mangiare un gelato e si sono fidati di queste persone che gli hanno chiesto di tenere in mano lo striscione, essendo in seconda media il fascismo non lo hanno ancora studiato". E ancora: "Ma non sarà mica colpa di bambini una scritta simile! Qualche genitore intelligente fascista avrà voluto fare una goliardata, pazzesco, in una situazione come questa".
Tra i commenti c’è anche chi ha pubblicato un video di pochi secondi in cui oltre allo striscione sotto accusa si vedono fumogeni da stadio accesi, si sentono applausi e cori di auguri, quando i genitori con le bambine in braccio escono dalla chiesa. Un battesimo difficile da dimenticare ma che potrebbe avere strascichi molto pesanti per chi ha organizzato quell’accoglienza in piazza.