NICOLA PALMA
Cronaca

Loggia dei Mercanti imbrattata: il Comune chiede i danni ai vandali

Palazzo Marino si costituisce parte civile nel processo ai due marocchini che nel luglio 2023 furono bloccati dai vigili nei pressi del monumento imbrattato con scritte in italiano e arabo

I resti del raid vandalico alla Loggia dei Mercanti

I resti del raid vandalico alla Loggia dei Mercanti

Milano, 20 settembre 2024 – Il Comune si costituisce parte civile contro i vandali della Loggia dei Mercanti. Nella seduta di ieri, la Giunta Sala ha deliberato di rispondere alla chiamata del Tribunale, che ha inviato a Palazzo Marino, come parte offesa, la notifica di un decreto di citazione diretta a giudizio a carico dei ragazzi accusati di aver imbrattato il monumento ai caduti della Resistenza all’alba del 16 luglio 2023.

Alle 7.40 di quella mattina, due vigili di una pattuglia del Nucleo Duomo svegliano due marocchini di 17 e 20 anni che si sono addormentati proprio all’interno della Loggia e chiedono loro conto degli scarabocchi scritti in arabo e in italiano con bombolette spray blu. I diretti interessati negano di essere coinvolti, nonostante uno di loro abbia ancora il viso sporco dello stesso colore di vernice usato per imbrattare il pavimento del Broletto e le stele con le frasi di Primo Levi e Vittorio Foa.

Tuttavia, le immagini li inchiodano: alle 6.37 sono stati ripresi a imbrattare il pregiato pavimento a due passi da piazza Duomo. Da lì i due vengono portati negli uffici della polizia locale di via Custodi e denunciati per deturpamento di beni immobili con l’aggravante del monumento di pregio (articoli 639 e 639 bis del codice penale).

Ora il processo, con udienza fissata per il prossimo 16 ottobre. In aula ci saranno anche i legali dell’amministrazione, a rappresentare la volontà di “contrastare il fenomeno dell’imbrattamento e danneggiamento di monumenti, edifici, manufatti di arredo e mezzi di trasporto”, nonché di “ottenere dai responsabili il risarcimento dei danni (patrimoniali, non patrimoniali e di immagine)”. Anche perché, si legge nel provvedimento, “il Comune impiega da anni rilevanti risorse per la cura dell’ambiente urbano”. 

“Decisioni come questa sono utilissime per contribuire a difendere la Loggia da coloro che non rispettano un luogo della memoria così importante per Milano”, il commento dell’ex presidente dell’Anpi provinciale Roberto Cenati, che per anni si è battuto per proteggere (anche con una recinzione) un monumento periodicamente sfregiato da vandali e maleducati che non ne percepiscono minimamente l’elevato significato simbolico.