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Tredici nuove telecamere digitali entro l’estate per garantire la sicurezza all’interno della Loggia dei Mercanti. Ma non solo, perché il rafforzamento del presidio del luogo simbolo della Resistenza da parte di pattuglie delle forze dell’ordine e della Polizia locale è già scattato a gennaio, dopo le gravi violenze sessuali avvenute in Piazza Duomo a Capodanno. L’assessore alla Sicurezza Marco Granelli ieri mattina ha illustrato la strategia del Comune per la Loggia durante l’apposita commissione consiliare convocata sul posto.
Granelli annuncia «la sostituzione delle 13 vecchie telecamere analogiche con altrettante telecamere digitali nella Loggia dei Mercanti e l’implementazione degli occhi elettronici nell’area limitrofa. Il progetto sarà pronto entro marzo e le telecamere saranno installate probabilmente entro l’estate, comunque prima della fine del 2022. I fondi necessari sono compresi nei tre milioni di euro stanziati dalla Giunta a novembre per la videosorveglianza». L’assessore parla anche del «presidio mobile interforze organizzato insieme a Prefettura e Questura che si svolge ogni venerdì, sabato e domenica e che permette sia di dare una percezione di maggiore sicurezza sia di mettere in atto azioni di prevenzione dei reati e dei comportamenti che provocano degrado nella Loggia. Nell’ultimo mese sono scattati 50 allontanamenti, un arresto e sette Daspo».
Il presidente provinciale dell’Anpi Roberto Cenati ascolta Granelli e commenta: «È da 11 anni che invochiamo un sistema di videosorveglianza per la Loggia. Ora chiediamo all’assessore Granelli di fare in fretta. L’installazione di telecamere che funzionino è una questione urgente, così come il potenziamento dell’illuminazione e la pulizia della pietra dai graffiti in modo adeguato, senza rovinarla. Sarebbe utile anche l’installazione di cartelli che spieghino ai cittadini, in italiano e in inglese, che la Loggia dei Mercanti è un luogo dedicato alla Resistenza. Ultimamente, invece, è diventato una zona franca per le bande giovanili che non solo nei weekend sono protagoniste di risse e accoltellamenti».
Il capogruppo di FI Alessandro De Chirico propone una soluzione più radicale per eliminare il degrado e garantire le sicurezza: «Una recinzione che possa venire chiusa quando necessario e un accesso nella Loggia a un prezzo simbolico di 50 centesimi. La recinzione eviterebbe anche gli scarabocchi sui marmi e farebbe risparmiare soldi al Comune per la pulizia dei graffiti. Granelli, però, boccia la proposta dell’azzurro: «Ad oggi non rientra nelle nostre strategie». Cenati ricorda che «originariamente il progetto dell’architetto Cini Boeri prevedeva la chiusura delle arcate con vetrate di cristallo a protezione della Loggia. Ma il progetto è stato bocciato dalla Sovrintendenza». Il consigliere del Pd Daniele Nahum dice «no alle monetine per entrare nella Loggia, meglio organizzare convegni sulla Resistenza. Propongo di istituire un tavolo sulla memoria, magari coordinato da un esponente del centrodestra». Il direttore del settore Cultura del Comune Marco Minoja parla di «una progettazione specialistica in corso per l’uso della parte alta al chiuso della Loggia per attività culturali». Segui gli aggiornamenti sul sito www.ilgiorno.it