Dalle botteghe storiche ai rappresentanti delle associazioni di quartiere: con la tradizionale cerimonia settembrina delle Api d’oro, sono state premiate le eccellenze segratesi.
Sul fronte delle botteghe storiche, a ottenere il riconoscimento è stato il panificio Bramati, il forno più antico della città. Fondato nel 1973 da Luigia e Luigi Bramati, il negozio è poi passato nelle mani della figlia della coppia, Egle, che tuttora lo conduce insieme al marito Ulderico Gennatiempo. Generazioni di segratesi sono cresciuti con le loro michette.
Maria Pia Casati è stata per 25 anni presidente dell’associazione Residenti di Milano 2. È anche grazie al suo contributo se il quartiere si è dotato di una farmacia e un ufficio postale. Sempre grazie all’associazione, di concerto con il Comune, si è potuti intervenire sulle rotte aeree di Linate e sulla riorganizzazione del trasporto pubblico locale, a beneficio dei residenti. Rosa Scafuro e il marito Nicola Napoletano vivono a Redecesio, dove da oltre 25 anni operano a sostegno della parrocchia e della Caritas locali. Sempre pronti a dispensare consigli, sono un punto di riferimento per i parrocchiani e, in generale, gli abitanti della frazione.
L’Ape d’oro è stata assegnata anche a Roberto Pegorini, a lungo direttore del periodico SegrateinFolio, e all’amministratrice della società che aveva in capo il giornale, Paola Scaglia. "Dopo vent’anni di presenza sul territorio, lo scorso febbraio la redazione ha annunciato la chiusura – spiegano dal Comune –. Forte amarezza, ma l’augurio alla squadra è di non arrendersi. Arriveranno altre opportunità per tornare a scrivere e raccontare".
Alla memoria è stata premiata Patrizia Giuseppina Garozzo, mancata prematuramente lo scorso dicembre dopo essere stata a lungo volontaria del Comitato per la ricerca contro le leucemie. A ritirare la benemerenza il marito Giuseppe e il figlio Gabriele.