Lombardia e Veneto si mobiliteranno per difendere l’autonomia regionale

La Regione Lombardia si prepara a difendere la legge sull'autonomia differenziata davanti alla Corte Costituzionale contro i ricorsi di presidenti di altre regioni. La Lombardia si oppone per non perdere i benefici della riforma.

Lombardia e Veneto si mobiliteranno per difendere l’autonomia regionale

La Regione Lombardia si prepara a difendere la legge sull'autonomia differenziata davanti alla Corte Costituzionale contro i ricorsi di presidenti di altre regioni. La Lombardia si oppone per non perdere i benefici della riforma.

La Regione Lombardia è pronta a costituirsi in giudizio davanti alla Corte Costituzionale per difendere la legge sull’autonomia differenziata dai ricorsi che, invece, ne chiedono l’annullamento per presunta illegittimità, nel dettaglio quelli presentati da Alessandra Todde e Michele Emiliano, presidenti, nell’ordine, delle Regioni Sardegna e Puglia. Attilio Fontana (foto), governatore leghista della Lombardia, ha dato mandato all’avvocatura regionale di predisporre un atto ad opponendum per contrastare l’azione dei due parigrado e affiancare il governo. La costituzione ad opponendum sarà approvata dall’esecutivo di Palazzo Lombardia già lunedì. E nel giro di pochi giorni anche il Veneto di Luca Zaia, a sua volta leghista, farà altrettanto. Davanti ai giudici della Consulta si consumerà, quindi, uno scontro non più solo politico tra i governatori favorevoli alla legge messa a punto dal ministro Roberto Calderoli e quelli contrari, tra i governatori leghisti e nordisti e quelli del centro-sud. Dal punto di vista tecnico, la Lombardia si ritiene legittimata a percorrere la strada della costituzione ad opponendum perché, secondo Palazzo Lombardia, l’eventuale accoglimento dei ricorsi di Todde ed Emiliano la priverebbe della possibilità di beneficiare di una riforma utile che ha prima promosso con un referendum e poi indirizzato nel negoziato con i governi.

Giambattista Anastasio