NICOLA PALMA
Cronaca

Lombardia in zona gialla: bar e ristoranti aperti, spostamenti fuori i confine

Domani si potrà tornare a servire ai tavoli fino alle 18. L’indice Rt stabilmente sotto l’1, ma è già allerta per la possibile terza ondata

Un ristoratore si prepara a riaprire il locale

Un ristoratore si prepara a riaprire il locale

Mlano, 12 dicembre 2020 - Domani la Lombardia diventerà zona gialla. "Ho parlato col ministro Speranza poco prima delle 8 ( 20 di ieri, ndr ) e mi ha ribadito che il Cts è un po’ in ritardo, ma che comunque avrebbe firmato l’ordinanza prima della mezzanotte in modo da poter pubblicare il provvedimento domani ( oggi, ndr ) e poterlo far entrare in vigore da domenica mattina", ha fatto sapere ieri sera il governatore Attilio Fontana, ufficializzando così il passaggio da arancione a gialla.

Cosa cambierà? Le novità più importanti riguardano gli spostamenti e i locali. Sul primo fronte, cadranno tutti i divieti attualmente in vigore, eccezion fatta per quelli in orario di coprifuoco (dalle 22 alle 5) e per quelli finalizzati a raggiungere una Regione arancione o rossa. Bar e ristoranti potranno ripartire con il servizio al tavolo fino alle 18, limitandosi poi ad asporto e consegne a domicilio. Da ricordare che dal 21 dicembre, e fino al 6 gennaio, le cose cambieranno nuovamente con il Dpcm Natale: divieto di spostarsi dalla Regione di residenza, con ulteriore stretta a Natale, Santo Stefano e il primo gennaio. Intanto, ieri si sono registrati 844 nuovi contagiati in provincia di Milano, di cui 299 in città; nel resto della Lombardia, il numero dei positivi è salito di 2.938 unità, a fronte di 32.871 tamponi effettuati, con 132 decessi nelle 24 ore precedenti e un calo di pazienti ricoverati in Terapia intensiva (-15) e nei reparti (-196). Numeri che confermano il trend in discesa, con l’indice Rt "stabilmente sotto l’1" e destinato ad attestarsi attorno "allo 0,8 la prossima settimana".

La guardia resta comunque alta, anche in vista di una possibile terza ondata all’inizio del 2021: "Nessuno di noi sa esattamente quando e l’entità – ha chiarito il dirigente della Dg Welfare Marco Salmoiraghi – ma tutti ragionevolmente prevediamo che purtroppo questo avvenga". Di conseguenza, è stato chiesto alle strutture ospedaliere pubbliche e private di predisporre "un piano interno ( da presentare alle Ats entro fine mese, ndr ) di riattivazione progressiva ma veloce delle sezioni per l’assistenza dei pazienti Covid". Ultima nota per i vaccini anti-Covid: "Abbiamo individuato i 65 siti di stoccaggio che ci erano stati chiesti – ha detto ieri l’assessore al Welfare Giulio Gallera –. Tutte le province tranne Lodi hanno oggi un frigorifero in grado di stoccare a meno 70 gradi e li stiamo acquistando affinché anche Lodi li abbia". Sarà la Pfizer a consegnare direttamente le dosi.