REDAZIONE MILANO

L’omelia dell’arcivescovo: "Noi, minoranza originale"

Monsignor Delpini durante la messa in Duomo paragona i cristiani di Milano ai Magi "Pellegrini di speranza smarriti nella città. Seguiamo la chiamata di Dio".

Monsignor Delpini durante la messa in Duomo paragona i cristiani di Milano ai Magi "Pellegrini di speranza smarriti nella città. Seguiamo la chiamata di Dio".

Monsignor Delpini durante la messa in Duomo paragona i cristiani di Milano ai Magi "Pellegrini di speranza smarriti nella città. Seguiamo la chiamata di Dio".

"Siamo una piccola minoranza, abbiamo una tradizione meravigliosa e una cultura ricchissima" ma "camminiamo un po’ smarriti nella città complicata e ci sembra qualche volta di aver perso la strada". Chi avrebbe mai detto che un giorno l’arcivescovo in persona, dal pulpito del Duomo, avrebbe definito "i cristiani di Milano" "una piccola minoranza", nell’omelia del Pontificale dell’Epifania concelebrato con i canonici del Capitolo metropolitano in Duomo (il tradizionale corteo fino a Sant’Eustorgio è saltato per la pioggia, ma si è celebrata la rievocazione nella basilica che custodisce le reliquie dei Magi). Monsignor Mario Delpini ha definito i Magi "un’immagine dei cristiani di Milano", pellegrini di speranza (un richiamo al Giubileo) "che attraversa i tempi come il pizzico di sale, il poco lievito, la piccola lampada". "I cristiani, come i Magi, sono originali perché seguono la stella - ha detto monsignor Delpini –. Contestano una vita rassegnata all’insensato, smarrita nella persuasione che ogni strada sia uguale, cioè non porta da nessuna parte". I Magi inoltre "rappresentano le genti: diverse storie, popoli, culture". E "sono stati convocati dal segno della incarnazione del Verbo di Dio", la cui "intenzione" era "formare un unico popolo". Questa parte, osserva il vescovo, spesso i cristiani non l’hanno capita benissimo, ma "l’Epifania è il riproporsi della convocazione: siamo chiamati a essere un cuore solo e un’anima sola".

L’"originalità dei cristiani" si esprime anche nel "custodire la gioia invincibile" che talora si nasconde tra "troppe lamentele, forme di scontento, tristezze e preoccupazioni", ha aggiunto il vescovo, incoraggiando i fedeli a non "omologarsi all’aria triste che si respira". Infine, l’originalità del cristianesimo è nel portare doni dei Magi: "Con la condivisione i cristiani onorano l’umanità in cui riconoscono la presenza di Dio con noi".