Truccazzano (Milano) - Una diagnosi difficile e quasi del tutto senza terapia per la pandemia post pandemia, complicata e sconosciuta, che l’Oms chiama Long Covid. Il virus che non guarisce e interessa soprattutto chi ha affrontato la malattia in ospedale, ma non manca chi ha superato l’infezione senza ricovero. Lo sanno i 41mila iscritti al blog “Noi che il Covid lo abbiamo sconfitto” fondato dalla paziente 1 della Martesana, Morena Colombi, operaia di Truccazzano in una ditta cosmetica di Agrate Brianza, oggi diventato associazione, Ailc, l’acronimo riassume il problema, e che contiene una domanda di fondo: "Chi paga le cure?". Perché senza protocolli e senza studi le risorse non ci sono".
Appena nato il gruppo è destinato "a travasare tutti gli iscritti online - spiega la fondatrice - i sintomi ci ossessionano in qualche caso, come il mio, da tre anni e non se ne vanno. Per lavorare una giornata intera sono costretta a ricorrere a una pastiglia di Tachipirina mille, altrimenti dolori muscolari, tremori e stanchezza hanno il sopravvento". Sintomi che spesso vanno avanti dal primo attacco dell’epidemia, "ma dopo che i tamponi erano negativi, nessuno si è più occupato di noi.
L’associazione vuole innanzitutto fare cultura, serve una mentalità simile a quella che c’è invece nel resto d’Europa e in America, dove ogni giorno si affronta la nostra situazione. Qui no, è tabù". Assistenza e supporto "sono gli altri due compiti che ci siamo prefissi, strettamente intrecciati, e poi c’è la ricerca analizzando la testimonianza di ciascuno di noi misuriamo l’impatto che la sindrome ha avuto sulla vita e forniamo spunti agli studiosi. Non vogliamo prendere il loro posto, ma solo offrire materiale utile all’indagine".