Milano, 19 aprile 2022 - Visite gratuite ai pazienti con sintomi riconducibili al long Covid o la cui cronicità è peggiorata in seguito alle restrizioni per la pandemia, dal 18 al 24 aprile, in occasione della Settimana Internazionale dell'Osteopatia e nell'ambito del progetto "CronOs, Cronicità e Osteopatia". Apriranno le porte ai pazienti 100 studi a Milano e 198 in tutta la Lombardia. E' possibile prenotare la propria visita sul sito cronos.roi.it. I pazienti potranno individuare l'osteopata aderente all'iniziativa più vicino a loro attraverso la mappa interattiva. Una volta effettuata la scelta, i pazienti potranno contattare direttamente l'osteopata per fissare la visita gratuita, chiamando il numero riportato nella sua scheda. Il progetto, promosso dal ROI - Registro degli Osteopati d'Italia, ha l'obiettivo di informare i cittadini sul supporto che l'osteopatia può offrire ai pazienti che presentano disturbi cronici e dare impulso alla ricerca scientifica in questo specifico campo della salute.
Il long Covid è una condizione clinica caratterizzata da segni e sintomi eterogenei che permangono o si sviluppano dopo quattro settimane dall'infezione acuta da Sars-Cov-2. Le manifestazioni cliniche sono molto variabili e oggi non esiste un consenso unanime sulle loro caratteristiche, anche se è possibile distinguere manifestazioni generali come astenia, mialgie, artralgie, debolezza generale e manifestazioni organo-specifiche come dispnea, tachicardia, cefalea e reflusso. "Anche le norme promosse per il contenimento della pandemia hanno avuto conseguenze molto importanti sulla salute dei pazienti - dichiara Paola Sciomachen, presidente ROI -. La sospensione degli abituali controlli di salute, lo stress, il mantenimento di posture scorrette durante lo smart working e l'interruzione dell'attività fisica sono solo alcune delle cause che hanno condizionato il nostro stile di vita e che possono aver originato o peggiorato disturbi cronici che l'osteopatia può contribuire a trattare". Sono oltre 24 milioni gli italiani che attualmente convivono con malattie croniche e l'Organizzazione mondiale della sanità ha stimato che oltre l'80% della spesa pubblica per la salute è indirizzato alle cure e alla gestione del paziente cronico. "