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Loredana Lecciso: “Io aggredita sul bus a Milano per una catenina. Preoccupata per i miei figli che vivono qui”

L’episodio intorno alle 20 di sera mentre la compagna di Al Bano si trovava con un’amica: “Ho iniziato a urlare nonostante lo spavento e sono riuscita a tenere la collanina, un regalo di mia madre a cui sono molto affezionata”. Poi l’affondo: “Mi avevano detto che la città era diventata più insicura e devo ammettere che avevano ragione”

Loredana Lecciso (Ansa)

Loredana Lecciso (Ansa)

Milano, 7 aprile 2025 – "Erano all'incirca le 20, stavo aspettando un autobus assieme ad una mia amica quando, ad un certo punto, si è avvicinato un ragazzo nordafricano con un cartone di vino in mano e ha iniziato a fissarmi. Inizialmente non mi sono preoccupata più di tanto, ma, quando siamo salite sull'autobus, lui ha iniziato a seguirci e a stringerci per farci sedere in un posto, ma noi siamo rimaste in piedi''. Inizia così il racconto di Loredana Lecciso, che ad Adnkronos ha raccontato dei momenti di paura vissuti a Milano, a bordo du un bus, dove uno sconosciuto Loredana Lecciso ha tentato di strapparle una catenina d'oro che aveva al collo, causandole qualche escoriazione. 

Una catenina dal grande valore affettivo, che porta sempre al collo, come ha spiegato la diretta interessata. Si tratta di una ''catenina d'oro con dei brillantini a cui sono molto affezionata, una croce che mi ha regalato mia madre quando è nata Jasmine (la figlia maggiore della Lecciso e del cantante Al Bano, ndr)”. Poi gli attimi concitati del tentativo di rapina: “Ad un certo punto - ha spiegato Lecciso ad Adnkronos - l'autobus ha fatto una fermata e il ragazzo è sceso ma per fortuna io non l'ho mai perso di vista, avevo come una strana sensazione. Infatti in un lampo è sceso dallo sportello anteriore ed è risalito da quello posteriore dove ero seduta io e ha allungato la mano verso il mio collo, tentando di strapparmi la catenina. A quel punto ho iniziato ad urlare ma, nonostante lo spavento, sono riuscita a tenere con la mia mano la catenina stretta al collo facendomi un po' di graffi. Così il ragazzo ha desistito ed è sceso dall'autobus. Le persone presenti sull'autobus si sono subito avvicinate a me chiedendomi se avessi bisogno di aiuto e se mi fossi fatta male''.

Dopo l'episodio, dallo choc, Loredana racconta di non aver più preso i mezzi pubblici: "Mi avevano detto che Milano era diventata una città più insicura e devo ammettere che avevano ragione. Più che per me sono preoccupata per i miei figli che vivono qui. Spero che l'amministrazione comunale prenda i dovuti provvedimenti''.