Adesso le pattuglie sono anche di giorno. I carabinieri blindano piazza Garibaldi a Seggiano, nuovi controlli anti-risse per far sentire il fiato sul collo a chi nei giorni scorsi ha messo a ferro e fuoco il quartiere con scene che la sindaca Ivonne Cosciotti non ha esitato a definire "da guerriglia urbana". Vetri e bottiglie rotte, liti a calci e pugni e coltellate in un rione a fortissima presenza di stranieri e di gruppi - sudamericani, africani, asiatici - che faticano a convivere, qui come al Satellite dove gli italiani rimasti sono 2 su 10. Se il Comune ha firmato l’ordinanza che impone la chiusura degli esercizi pubblici alle 21 per evitare che fiumi di alcol portino agli eccessi delle scorse settimane, i militari con l’aiuto di sei equipaggi del terzo Battaglione Lombardia e dei colleghi di San Donato mettono sotto la lente il cuore delle periferia difficile. In quattro ore, una mattinata, sono state identificate 65 persone, quattro delle quali denunciate per ingresso illegale, per tutti sono state avviate le pratiche per l’espulsione. Ma è soprattutto l’effetto deterrente che il presidio punta a raggiungere, da qui il piano serrato di pattugliamenti straordinari che proseguiranno anche nei prossimi giorni per mettere un po’ d’ordine in una situazione che rischia di sfuggire di mano e che d’estate raggiunge, complici caldo e sovraffollamento, il momento più critico. Nei giorni scorsi la sindaca convinta che "il Comune non possa far fronte da solo a questa emergenza", ha scritto al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi "invitandolo a venire a Pioltello e a inviare risorse sul territorio". "Roma ha già ricevuto la nota - conferma Cosciotti -. Lo Stato deve far sentire la propria voce in città".
CronacaLotta a risse e degrado: i carabinieri a Seggiano