Luca Ruffino, indagini sul telefono del manager suicida. I funerali in forma privata

Si conferma quindi lo "stretto riserbo" che i figli Mirko e Mattia hanno chiesto lo scorso 8 agosto. Il corpo del presidente di Visibilia Editore sarà poi cremato. Non è ancora esclusa l’ipotesi di istigazione al suicidio

Funerali in forma privata per Luca Ruffino, presidente di Visibilia Editore

Funerali in forma privata per Luca Ruffino, presidente di Visibilia Editore

Milano, 11 agosto 2023 – Si terranno domani, in forma privata, le esequie di Luca Giuseppe Reale Ruffino, il presidente di Visibilia Editore (società fondata da Daniela Santanché) che si è suicidato sabato scorso, 5 agosto, con un colpo di pistola nella sua abitazione in via Spadolini a Milano. L’uomo ha lasciato 6 biglietti per spiegare il suo gesto. A quanto si apprende, si tratterebbe di una cerimonia strettamente riservata. Il corpo di Luca Ruffino verrà cremato, alla presenza solo dei parenti stretti. Si conferma quindi lo "stretto riserbo" che i figli Mirko e Mattia hanno chiesto lo scorso 8 agosto.

Copia forense del cellulare

Mentre la Squadra Mobile prosegue ad ascoltare persone - oggi ne verranno sentite altre due - si attende che l'autorità giudiziaria disponga la copia forense del suo telefono cellulare, che potrebbe dare nuovo impulso alle indagini. Un esame che, se disposto, dovrebbe essere eseguito con particolare cautela per gli evidenti limiti di privacy nonostante l'ipotesi di scenario di istigazione al suicidio.

Indagine sulle sue società

Contestualmente si indaga anche sulle sue società, su cui opera anche la Guardia di Finanza. Al momento quindi le motivazioni del gesto restano ancora oscure. Di certo l'uomo attraversava un periodo difficile, come spiegato anche dai familiari. In casa sua, durante il sopralluogo, sono stati trovati moltissimi mozziconi di sigaretta, forse sintomo di un periodo di stress. Anche l'ipotesi di una gravissima malattia sarebbe stata smentita: agli inquirenti risulta una visita specialistica nei giorni precedenti al suicidio, ma dall'esito rassicurante.

Autopsia: nessuna grave malattia

Ieri, infatti, si è svolta l'autopsia sul corpo del manager presso l'istituto di medicina legale di Milano, dalla quale non è emersa la presenza di alcuna grave malattia che possa spiegare il gesto estremo commesso dall'imprenditore. La famiglia, assistita dall'avvocato Fabio Re Ferrè, non aveva nominato un proprio consulente. La procura di Milano indaga per istigazione al suicidio. Un passaggio necessario perché vengano svolti tutti gli accertamenti del caso.