Villois
Il concetto di contemporaneità trova in Milano un suo esplicito protagonista per come ha saputo vivere il tempo, sfidando le avversità, e nel puntare a superarle ha intrapreso e reso ogni opportunità un modo per migliorare il sistema socio-economico, il quale, quanto mai in passato, ha affrontato e affronta sfide impensabili. Il Covid ne è stato esempio significativo. Milano dagli anni ’90 a oggi ha saputo perseguire con logicità la strade dello sviluppo, trasformando interi quartieri diventati nuovi suoi simboli, ha favorito l’insediamento di headquarter di grandi imprese che a loro volta hanno fatto trasferire un elevato numero di esponenti di spicco con le loro famiglie, i cui figli hanno frequentato ogni tipo di scuola migliorando i livelli di internazionalizzazione.
L’insieme di questi fattori ha fatto crescere il Pil milanese in media di oltre 2 punti anno, più del doppio del resto d’Italia, pari a quello delle migliori città del globo. Non a caso è l’unica città italiana che non ha mai smesso di evolversi nei trasporti publici a basso impatto ambientale, spingendo verso quelli non di superficie e su ferro, ma è anche l’unica in cui almeno due atenei - Bocconi e Politecnico - sono nella classifica delle 100 migliori università al mondo. A fronte dei tanti aspetti che la rendono contemporanea e quindi vincente, ci sono alcune componenti che destano una preoccupazione: la sicurezza, che pur in linea con quella delle città del mondo con le stesse caratteristiche, necessiterebbe di più partecipazione del sistema privato. Stazione Centrale, parte del gruppo privato Grandi stazioni, riferente a Fs e Eurostazioni, dovrebbe attivare una propria attività di sicurezza di maggiori dimensioni ed efficienza, da integrarsi con le forze dell’ordine. Stessa considerazione per il nuovo prestigioso emblema di Milano, il comprensorio di Porta Nuova. Altrettanto importante evitare che il negozio di vicinato, in ambasce da anni, scompaia. Deve rappresentare anche per il futuro un riferimento certo per la cittadinanza, sia al centro che in periferia. Tocca alla amministrazione comunale favorirne l’esistenza.