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Luciana Littizzetto e la maternità: “I figli sono i figli del cuore, non solo della pancia”

La comica è tornata sul tema dell’affido attraverso un post su Facebook, ricordando la sua esperienza: “È stato difficile ma lo rifarei”

Luciana Littizzetto con i due figli

Milano – Se c’è un tema su cui Luciana Littizzetto riesce a essere sia seria sia leggera, parlando con saggezza dritto al cuore di chi vuol capire, è quello della maternità. Lei, che è mamma affidataria di due ragazzi, è intervenuta con dolcezza sulla vicenda del piccolo Enea, affidato alle cure dei sanitari dalla sua mamma che lo ha lasciato nella Culla per la Vita. A lui qualche giorno fa ha dedicato una lettera molto commovente, in cui ha voluto sottolineare la scelta d’amore fatta dalla mamma del piccolo: “La tua mamma dopo averti tenuto in pancia per 9 mesi, ha pensato che saresti stato meglio lontano da lei. Credo che questa decisione le sia costata tanto. Ti ha lasciato in una culla per la vita, a Milano. Le culle per la vita ci sono in tante altre città d’Italia, e funzionano così: appena la mamma depone il bambino in quella cuccia calda scatta un sensore che allerta i medici che agiscono subito. Non ti ha abbandonato, ti ha affidato, che è diverso e quando crescerai lo capirai”.

L’affido

Ed è proprio sul tema dell’affido è invece voluta tornare con un post pubblicato sulla pagina social di Che tempo che fa. Per raccontare la sua esperienza di mamma affidataria e ricordare a tutti che genitore non è solo chi ha figli biologici, ma chi ama i propri figli, li cura, li cresce. “Ai tempi, non ero sposata e non potevo adottare. Così ho pensato all’affido. Avevo l’idea di accompagnare un bambino per un pezzo di strada. Non era previsto ma erano due fratelli di 9 e 12 anni, non si potevano dividere. E io sono diventata mamma di colpo: erano due, tutto raddoppiato. E una volta che sei lì, che fai? Tu vuoi fare la mamma più mamma che puoi, ma ti sembra di non riuscirci. Tutti ti danno consigli, io non capivo più niente. Quando si diventa mamma in maniera naturale le cose si imparano poco alla volta. Io a volte mi sentivo persa. Poi ho capito che bisogna fare la mamma come si è ed è andato tutto bene. Mi dicono: non sono i tuoi figli, non li hai fatti tu. Ma cosa c’entra? I figli sono i figli del cuore, non solo i figli della pancia. Quelli che cresci, quelli per cui piangi, per cui sorridi, per cui sei preoccupata. Per me loro sono il senso della vita. È stato difficile, ma l’affido è un’esperienza che rifarei tutta la vita e che consiglio”.