Serena Curci
Cronaca

Chi è Ludovica Tomasoni, la tiktoker portavoce delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026

Ha più di 100mila follower ed è stata scelta come digital ambassador: “Serve un’alleanza tra social media e sport. Avvicinerò i giovani all’evento”

Ludovica Paola Tomasoni

Il team di Digital Ambassador dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 si amplia con la creator di Gallarate, Ludovica Paola Tomasoni, tiktoker da quasi 100mila follower. Avrà l’opportunità di raccontare un evento memorabile: dalle gioie e le sconfitte degli atleti in gara, fino alle sensazioni del pubblico. Il tutto filtrato dalla fotocamera di un cellulare: saranno, infatti, i social media gli strumenti utilizzati dalla Digital Ambassador per catturare i momenti più concitati dei Giochi Olimpici. Classe 2000, Tomasoni accoglie una sfida significativa: trasportare nelle sedi di gara – seppur virtualmente – i suoi seguaci di Instagram e TikTok.

Sport e social potrebbero sembrare due mondi lontani: quali sono gli aspetti in grado di avvicinarli?

"Mi sento di dire che sono le emozioni a fare da collante fra due realtà apparentemente distanti. Da una parte abbiamo lo sport, di fronte al quale è difficile restare impassibili, basti pensare all’ultimo oro di Gianmarco Tamberi agli Europei di Roma che ha provocato un moto di orgoglio nel cuore di tutti. Dall’altra abbiamo i social, uno strumento fondamentale per trasmettere le sensazioni che queste gare generano, accorciando le distanze fra atleti e pubblico da casa".

In vista di Milano Cortina 2026 sei stata designata Digital Ambassador: di che cosa si occupa questa figura?

"La Digital Ambassador è fondamentalmente una “portavoce digitale”: il mio obiettivo è condividere sui social ciò che accade prima, durante e dopo le gare. Si tratta di un lavoro che richiede molta preparazione: a luglio sarò a Parigi per le Olimpiadi e d’ora in avanti racconterò tutte le tappe che portano alla realizzazione di Milano Cortina 2026".

Il tuo è un ruolo che porta con sé delle responsabilità: ci sono degli aspetti che ti preoccupano?

"Diciamo che al momento provo emozioni contrastanti. Da una parte una gioia irrefrenabile: non vedo l’ora di vivere in prima persona la magia che caratterizza questo evento; in quei momenti si respira un’aria diversa, carica di tensione, eccitazione e adrenalina. Dall’altra parte è proprio questo a preoccuparmi: raccontare queste emozioni, filtrate dai social, non è semplice, ma desidero che il pubblico da casa si senta parte integrante di questi Giochi Olimpici e Paralimpici".

Secondo te, per quale ragione sei stata scelta come Digital Ambassador?

"Ricoprire questo ruolo significa abbracciare lo spirito e i valori che caratterizzano le Olimpiadi e le Paralimpiadi: dal rispetto, all’amicizia, fino all’inclusione. I Giochi di Milano Cortina 2026 saranno i Giochi di tutti. Non serve, infatti, essere un’atleta professionista per poterli vivere e raccontare in modo coinvolgente. E io sono stata scelta proprio per questo, pur non essendo un’atleta professionista, i valori olimpici sono una stella polare che guida la mia vita".

Milano è una città in cui la comunicazione social gioca un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni. Come si sta preparando il capoluogo lombardo in vista dei Giochi Olimpici Invernali?

"Questa è una metropoli con molta consapevolezza: conosce i suoi punti di forza e le sue debolezze. Ed è proprio questa lucida autoanalisi a orientare le strategie comunicative. In più, qui convergono tanti talenti provenienti da settori diversi: dal food and beverage, allo sport fino alla comunicazione. E tutte queste figure stanno lavorando fianco a fianco per rendere questi Giochi una vetrina non solo per Milano, ma per l’intero Paese. Per restare in tema: non c’è spazio per l’individualismo, si gioca per la squadra".