di Marianna Vazzana
MILANO
La bara è coperta di fiori bianchi. Sopra, una corona con la scritta "Luce della nostra vita". La chiesa di San Marco, nel cuore di Brera, si riempie in pochi minuti per l’ultimo addio a Paola Marella, architetta e conduttrice tv, tra i primissimi volti di Real Time e icona televisiva dei programmi immobiliari ma non solo, morta a 61 anni per un tumore. Lacrime e abbracci fin sul sagrato per confortare chi resta ed esprimere il dolore. Per lei ci sono i familiari, il marito Domenico e il figlio Nicola in primis, gli amici di sempre, imprenditori, designer, architetti ma anche cittadini che la seguivano in tivù o sui social. Nei sei minuti d’omelia, il vice parroco don Luigi Garbini si concentra su "un modo diverso di guardare. Uno sguardo dall’alto sulla città. Penso a un certo modo di essere nella città e di non enfatizzare certi momenti, quando incontriamo gli ostacoli della malattia… Una discrezione che certamente è un tratto spirituale che si unisce, credo, a un modo di essere che appartiene ancora a Milano". Su Paola "tutti noi siamo stati presi alla sprovvista, per la sua discrezione. Questa immagine dello sguardo fa ripensare ai suoi giorni ultimi al San Raffaele: mentre la città sfilava lei era ferma nel suo letto, nella sua eleganza, che mostrava senza sfilare". Appena cinque giorni prima della morte, avvenuta sabato 21 settembre, pubblicava il suo ultimo video su Instagram: addosso aveva un abito bianco di cotone, un impermeabile e una pashmina coloratissima. Volteggiava per la stanza a piedi nudi. "L’impermeabile mi fa già pensare all’autunno e a come il tempo sembra volare via troppo velocemente. Ma ora assaporiamo ogni istante di questi ultimi giorni d’estate", scriveva. Frasi che rendono ancora più dolorosa la perdita ma che nello stesso tempo mostrano il suo desiderio di andare oltre la sofferenza, al punto da non farla trapelare mai.
Per il marito Domenico resta "la sua luce". Ma non solo. "Pensavo a me, a mio figlio, alla famiglia, e invece ieri ho scoperto che è stata la luce di tutti. È stata la luce degli amici, della sua Milano, di molta gente che non la conosceva. Faceva un lavoro normale", l’agente immobiliare. "Ha nobilitato questa professione, ha dato un’immagine alla professione portando la sua integrità e serietà. Poi è passata alla televisione: era il suo mondo. Era solare, un’amica per tutti, un supporto". Infine, il ringraziamento a tutti i presenti: "Grazie per esserle stati vicini, per aver mostrato tutto questo affetto nei suoi confronti. Sappiate una cosa: la sua luce resta. Non dimenticatelo". Gli amici ricordano di lei "l’essere vera" ma anche "la sua innata eleganza e il fascino". Poi "il sorriso che aveva sempre, nonostante quello che stava vivendo". E le sue passioni, come i viaggi (tra i suoi luoghi del cuore: Formentera e il Kenya).
A salutarla, lo chef Alessandro Borghese, che con Marella ha condiviso gli esordi su Real Time: "Siamo stati compagni di viaggio e antesignani di questa nuova televisione che, tra il mondo suo dell’immobiliare e il mondo mio della cucina ha preso piede 20 anni fa. È un’amica che se ne va. Ciao Paola". Un’amicizia di lunga data, quella con l’inviato Mediaset Angelo Macchiavello: "Ci conoscevamo quando avevamo 14 anni, eravamo nella stessa compagnia in via Griziotti, zona Fiera. Era una ragazza affascinante, aveva un fascino tutto suo ed era una persona fantastica. Così è rimasta. Ci siamo rivisti a giugno però noi amici non avevamo capito che Paola fosse così grave. Ci saremmo dovuti vedere in questi giorni per un aperitivo ma mi ha mandato un messaggio 15 giorni fa dicendomi di essere in ospedale". Tra la folla, una donna di nome Mina ricorda "la sua straordinaria generosità. Io frequentavo la sua casa per lavoro e mi ha aiutato sempre".
Centinaia, i messaggi sui social. "Sul set e fuori dal set – parole del collega Enzo Miccio – sei sempre stata una donna chic, intelligente, elegante e sorridente. Quanti ricordi mi legano a te. Che dolore non saperti più qui tra noi, ci mancherai Paolina mia".