di Rosario Palazzolo
L’Università Bicocca lascia Cinisello Balsamo. Un saluto mesto alla città che per 12 anni l’ha accolta nei locali sontuosi di Villa Forno, riqualificati grazie a un finanziamento dello Stato.
Nessun annuncio ufficiale, ma nei giorni che hanno preceduto la pausa estiva i tecnici dell’ateneo milanese hanno eseguito lo sgombero di tutti i materiali e arredi presenti nella villa che accoglieva aule, una biblioteca, una sala informatica e un’area per convegni.
L’università si è limitata a comunicare: “Lasciamo Villa Forno per motivi organizzativi, ma in futuro ci saranno sicuramente altre occasioni di collaborazione sul territorio di Cinisello Balsamo”. L’emergenza Covid ha influito sulle decisioni dell’ateneo che ha visto contrarre in modo sensibile tutte le attività di convegni e corsi che si svolgevano soprattutto in questa sede distaccata.
A questo proposito tengono a sottolineare che “per cinque anni abbiamo organizzato eventi, lezioni e seminari. Un ampio spazio era invece adibito alla biblioteca digitale, tra le prime in Italia. E il riscontro della città è sempre stato positivo”.
In realtà un divorzio tra Comune e Università era nell’aria già da almeno un paio d’anni. In seguito alla scadenza del contratto con l’Università il Comune aveva lanciato un bando esplorativo per raccogliere proposte di utilizzo. A quel bando, Bicocca non aveva preso parte. Ma soprattutto, nessuna proposta è stata valutata adeguata alla storia della villa che aveva ospitato il marchese Ludovico di Breme, scrittore e figlio del ministro dell’Interno del Regno Italico e personaggio di spicco del Rinascimento.
"Non abbiamo avuto indicazioni ufficiali da parte di Bicocca – spiega l’assessore all’Urbanistica Enrico Zonca – anche se comprendiamo l’esigenza di una riorganizzazione in questo momento complicato. Stiamo già lavorando a diverse idee per l’utilizzo dei locali. Prima di tutto vi troverà posto l’Ufficio Europa che sta nascendo in Comune e che si pone come obiettivo l’elaborazione di progetti per il territorio del Nord Milano che siano finanziabili attraverso i canali istituzionali. Confidiamo che proprio in questa sede si possa stabilire un laboratorio che serva a sviluppare progetti insieme alle università milanesi".