
L’uomo delle leggi elettorali. Addio a Felice Besostri avvocato della Costituzione
Era un politico e un avvocato ma era soprattutto un uomo "innamorato della Costituzione", e la conosceva al punto di firmare i ricorsi che portarono all’abrogazione parziale delle leggi elettorali Italicum e prima ancora “Porcellum”, dalla definizione del suo estensore Roberto Calderoli, allora ministro delle Riforme, oggi degli Affari regionali e autonomie. La battaglia contro le riforme meloniane dell’autonomia e del premierato il centrosinistra dovrà farla senza la testa e la penna di Felice Besostri, che è morto ieri all’alba a Milano, all’età di 79 anni, dopo una lunga malattia.
A darne notizia sono stati Enzo Maraio, segretario del Psi col quale l’avvocato negli anni ’80 era stato da sindaco di Borgo San Giovanni nel Lodigiano, e da Valdo Spini, presidente della Federazione laburista cui il giurista aveva aderito dopo il 1994, diventando senatore con l’Ulivo dal 1996 al 2001. "Felice ha contribuito alla elaborazione della proposta di legge socialista per il ritorno alle preferenze e per l’eliminazione dello sbarramento alle elezioni – ricorda Maraio –. Conduceva una vita di lavoro e di studio instancabili, era legato e innamorato della Costituzione su cui lavorava meticolosamente". "Intransigente difensore dei diritti, ha condotto negli ultimi anni coraggiose e vigorose battaglie contro le leggi che comprimevano la libera ed uguale espressione del voto", aggiunge Spini.
Il dispiacere per la scomparsa di Besostri ha attraversato tutto il centrosinistra, a cominciare dalla segretaria del Pd Elly Schlein che ha avuto "il piacere di conoscerlo e di condividere con lui battaglie importanti a difesa dei principi della nostra Costituzione antifascista". Besostri, ricorda la segretaria, è stato "un instancabile combattente per i valori del socialismo e della democrazia", e "lascia un contributo di pensiero profondo e mai scontato, guidato dall‘incrollabile fiducia negli strumenti della politica per trasformare il presente e costruire un futuro migliore". "La sinistra italiana perde una figura appassionata, rigorosa, intelligente", sottolinea il deputato del Pd Arturo Scotto, e concordano i parlamentari di Avs Nicola Fratoianni ("È grazie alle sue competenze giuridiche e alla sua passione civile che norme e leggi porcata sono state bloccate") e Angelo Bonelli, i vertici di Rifondazione comunista, il segretario di +Europa Riccardo Magi che ricorda come "le nostre strade si siano incrociate più volte, l’ultima lo scorso novembre quando abbiamo presentato ricorso alla Cedu affinché venga sancita l’illegittimità e incostituzionalità del Rosatellum". Il Coordinamento per la democrazia costituzionale ricorda anche il contributo "inestimabile" di Besostri anche alla campagna "che portò alla vittoria del referendum del 2016 contro lo stravolgimento della Costituzione voluto da maMatteo Renzi".
Anche l’Anpi, per bocca del suo presidente milanese Roberto Cenati, lo ricorda in quella battaglia, e ricorda che l’vvocato, "iscritto alla sezione Anpi Martiti niguardesi, era un appassionato difensore della nostra Carta Costituzionale, cardine della democrazia repubblicana". Gi. Bo.