Milano - Ѐ tutto pronto per l'avvio della prima tratta della metropolitana M4 a Milano, che permetterà di collegare l'aeroporto di Linate - che nei primi cinque mesi del 2022 ha recuperato il traffico passeggeri pre Covid - con Piazzale Dateo (sei stazioni). Nel 2023 si arriverà in pieno centro con l'apertura di altre due stazioni per poi proseguire fino al capolinea della stazione FS di Milano San Cristoforo. Realizzata da un raggruppamento di imprese guidato da Webuild, il principale gruppo italiano nel settore delle grandi opere infrastrutturali, la M4 è una metropolitana senza conducente: un sistema che i milanesi già utilizzano con la M5 e che Webuild ha messo in funzione in mezzo mondo, dalla Danimarca all'Arabia Saudita.
In totale la M4, Linea Blu, avrà 15 km di lunghezza e 21 stazioni e sarà in grado di trasportare 86 milioni di persone ogni anno, evitando più di 180.000 viaggi in auto ogni giorno con 75 mila tonnellate di emissioni di CO2 l'anno in meno. Per creare una rete intermodale su tutto il sistema di trasporto urbano ed extra-urbano sono previsti due interscambi con le linee di metropolitana M1 e M2 e tre interscambi con le linee ferroviarie suburbane. I cantieri hanno lavorato, e stanno ancora lavorando su due terzi della linea, all'insegna di tre parole chiave: sostenibilità, ambiente e innovazione.
Lo smaltimento della terra di scavo delle gallerie, ad esempio, è stato effettuato tramite nastri trasportatori sotterranei, invece di ricorrere all'utilizzo dei camion, per diminuire la circolazione dei mezzi pesanti, limitandone il percorso urbano a poche centinaia di metri. I cantieri inoltre sono stati pensati per consentire la conservazione di 169 alberi e ridurre gli abbattimenti del 24% rispetto al progetto iniziale. Una volta conclusi i lavori, il Comune di Milano si è impegnato a piantare 1.900 nuovi alberi lungo la linea.
Per proteggere il patrimonio storico e artistico di Milano, il Consorzio che ha effettuato i lavori ha previsto una procedura tecnica di controllo che combina analisi preventive con un monitoraggio continuo degli edifici in superficie e con l'assistenza archeologica durante le verifiche preventive degli scavi. Come precauzione aggiuntiva, le gallerie della M4 sono state realizzate a una profondità superiore rispetto agli standard del settore.
Durante i lavori ogni dato geometrico e strutturale degli edifici interessati dagli scavi delle gallerie è stato raccolto e analizzato, allo scopo di individuare eventuali criticità sulle quali programmare gli interventi preventivi. Questa operazione è stata svolta grazie anche ai sopralluoghi di tecnici specializzati, che hanno portato a una serie di interventi riguardanti, ad esempio, Casa Silvestri e Palazzo Serbelloni. Lavori di messa in sicurezza sono stati realizzati anche a Villa Necchi Campiglio. Alcuni monumenti sono stati spostati temporaneamente per evitare qualunque rischio nella fase di passaggio della fresa sotterranea.