
La Madonna esposta sul balcone dagli abusivi di via Gadames (Fotogramma)
Milano, 2 novembre 2017 - Quella Madonna con un bavaglio nero sulla bocca e la riproduzione di una molotov in mano, che la scorsa primavera si affacciava dal balconcino del terzo piano del palazzo di via Gadames 94, proprietà dei Padri Passionisti, resta il simbolo dell’occupazione portata avanti per otto mesi da un gruppo di anarchici. Una visione che aveva suscitato lo sdegno della comunità (non solo cattolica) del quartiere e della diocesi. Questo succedeva alla periferia nord ovest della città, a pochi passi dal cimitero Maggiore e da viale Certosa. Dopo il clamore, lo sgombero ad opera delle forze dell’ordine non si era fatto attendere: il 31 maggio scorso, via tutti gli occupanti.
Un'operazione durata una giornata intera, finché un ultimo gruppetto di antagonisti rifugiatosi sul tetto per protesta non era sceso il strada. Una liberazione, un nuovo inizio per chi da tempo sognava di mettere mano a un progetto ambizioso (e soprattutto lecito) all’interno di quella palazzina, e che ora sta per diventare realtà. «I lavori sono partiti poco dopo lo sgombero – spiega Padre Andrea Brollo, rappresentante legale dei Padri Passionisti –, si sta portando avanti l’operazione di consolidamento dei piani e la ristrutturazione dei diversi vani, poi verranno rifatti gli impianti. Contiamo di ultimare i lavori a fine marzo 2018. Ci saranno due grandi appartamenti abitati da altrettante famiglie numerose, che copriranno parte dei lavori di restyling e avranno a disposizione gli spazi in comodato d’uso gratuito. Uno spazio comune sarà impiegato per attività. In più, altre stanze verranno destinate per accogliere in via temporanea famiglie in stato di necessità».
Ciascuno dei tre piani ha una superficie di 120 metri quadrati, cui si aggiunge una mansarda e uno scantinato che diventerà il locale lavanderia. Ma per un ex palazzo occupato che ha trovato il suo lieto fine, ne restano altri due ancora «invasi», sempre nello stesso quartiere. E l'associazione cittadini di Certosa Garegnano, tra le realtà che da subito avevano chiesto lo sgombero del palazzo di via Gadames, insorge ancora una volta: «La Cascina Torchiera del piazzale Cimitero Maggiore, che dovrebbe essere uno spazio di tutti, resta occupata da decenni, con tutto ciò che ne consegue. Ogni giorno o quasi riceviamo segnalazioni di cittadini infastiditi da concerti e schiamazzi notturni». Altro nodo da sbrogliare, «lo stabile dismesso tra il piazzale del Cimitero e via Sapri. Di proprietà privata, è abbandonato da anni ed è pure questo oggetto di occupazioni. Un degrado accanto a un nuovo complesso residenziale e a pochi metri da una futura area giochi: è inaccettabile».