Milano – Immagini eloquenti. Palpeggiamenti e atteggiamenti definiti “inequivocabili”. Agli agenti dell'Unità Tutela donne e minori della polizia locale è bastata un’ora, dopo aver installato microfoni e telecamere, per incastrare il maestro di religione di 35 anni accusato di violenza sessuale aggravata su quattro alunni di una scuola materna comunale di Milano.
Gli stessi racconti fatti dai bambini alle maestre, racconti da cui è partito tutto, lasciavano poco margine di dubbio, tanto che nel giro di pochi giorni, ancor prima di convocare i piccoli in audizione protetta, con un provvedimento urgentissimo la Procura ha deciso di collocare in aula le microcamere. Non c’era tempo da perdere e infatti gli investigatori della Polizia locale hanno immediatamente assistito in diretta alle violenze orribili che l'insegnante metteva in atto sui piccoli sin da subito, già alla prima ora di lezione.
I pm non hanno avuto dubbi perché le immagini erano eloquenti. Quindi gli agenti sono entrati nella scuola alla periferia Nord della città, attenti a non destare allarme tra i bambini, e hanno arrestato il maestro che oggi, interrogato dal gip per la convalida dell’arresto, non ha parlato. Così come non aveva parlato al momento dell’arresto in flagranza.
Le indagini dovranno anche appurare come mai, nonostante una segnalazione per comportamenti analoghi, nel novembre del 2021 l’insegnante di religione sia stato solamente trasferito da una scuola materna all’altra.