Segnalazioni e audizioni di genitori su altri quaranta casi di presunti abusi su bambini. Sono i nuovi atti depositati nel procedimento a carico di un maestro di religione di 35 anni finito in carcere a fine marzo scorso in un’inchiesta della Procura di Milano e della Polizia locale per violenza sessuale su quattro bimbi in una scuola dell’infanzia comunale in città. Verbali e segnalazioni che si riferiscono ad altre presunte violenze nelle sei scuole in cui il docente ha insegnato, sono stati depositati dalla Procura al giudice per le indagini preliminari Lorenza Pasquinelli nell’ambito di una perizia in corso, disposta dal giudice nei mesi scorsi, per valutare il profilo della capacità di intendere e volere al momento dei fatti e la pericolosità sociale del maestro. Accertamento richiesto dalla difesa.
Nell’udienza di ieri, che era fissata in origine per la discussione sulla perizia, lo psichiatra Marco Lagazzi ha chiesto "più tempo" per completare la relazione, anche con la visione dei video sui casi dei quattro bimbi che hanno portato all’arresto.
I difensori hanno sollevato anche una questione sull’audizione di una specialista in relazione ad una particolare patologia psichiatrica di cui soffrirebbe l’uomo. Come emerso dalle indagini dell’aggiunto Letizia Mannella e del pm Rosaria Stagnaro, la prima ad avere avuto sospetti su quell’insegnante era stata una maestra che, entrata nell’aula e subito dopo aver aperto la porta, aveva notato un gesto "inusuale", ossia il docente che allontanava in tutta fretta una bimba da sé.
Poi, gli inquirenti hanno collocato le microcamere nell’aula e si è arrivati all’arresto. Nel primo filone i quattro bimbi saranno ascoltati in incidente probatorio, mentre andrà avanti anche la nuova tranche sugli altri presunti abusi su 40 bimbi, con audizioni protette.