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Milano, nei Magazzini Raccordati nasce un centro di architettura e design

Entra nel vivo il progetto 'Dropcity': al via la prima parte della rigenerazione di una zona della Stazione Centrale

Progetto Magazzini Raccordati a Milano

Milano, 1 giugno 2022 - Nuovo make-up per la zona della Stazione Centrale di Milano: entra nel vivo la prima parte della rigenerazione dei Magazzini Raccordati che si sviluppano sotto i binari e che torneranno a vivere con il progetto "Dropcity", un centro all'avanguardia di oltre 10mila metri quadrati dedicato all'architettura e al design. Il cantiere aprirà quest'autunno, e chiuderà nell'inverno del prossimo anno, mentre l'apertura alla città è prevista nella primavera 2024. Il progetto è stato presentato ufficialmente questa mattina dal sindaco Giuseppe Sala, dal suo ideatore, l'architetto Andrea Caputo, dal padrone di casa, l'ad di Grandi Stazioni Retail Alberto Baldan, e da Marco Balducci, ceo di Nhood Services Italy, società che in questo progetto investirà complessivamente 16 milioni di euro.  In questi tunnel dallo stile tardo Liberty che si affacciano su via Sammartini e via Ferrante Aporti (in tutto 119 magazzini che occupano complessivamente oltre 40mila mq distribuiti lungo due chilometri), nei primi del Novecento venivano stoccate e distribuite le merci che arrivavano sui treni e che dalla Centrale venivano trasportate qui attraverso un collegamento interno su rotaia che metteva in comunicazione i vari spazi: da qui il nome Magazzini Raccordati. Ora, in un'area divisa in 28 tunnel, troveranno la loro sede gallerie espositive, atelier di produzione, laboratori di falegnameria, robotica, prototipia avanzata, a cui si affiancheranno importanti aree dedicate alla ricerca, alla didattica e oltre 400 postazioni da ufficio (con sedute ergonomiche, scrivanie di grandi dimensioni e un monitor di ampio formato) destinate ai professionisti del settore (in città solo gli architetti sono circa 12mila). Completa il programma una materioteca per materiali sostenibili e una biblioteca pubblica dedicata principalmente all'architettura e al design. Dropcity riqualificherà un terzo di via Sammartini, con un progetto di conversione stradale che prevede la riduzione di traffico carrabile, una nuova ciclabile tra la Centrale e la Martesana, e un'area depavimentata e ripensata come superficie ricca di vegetazione. Il progetto prevede il restauro di oltre 400 metri di facciate "tramite il ripristino delle parti lapidee e la ricostruzione dei paramenti originali" in coordinamento con la Soprintendenza dei Beni culturali. La rigenerazione dei Magazzini Raccordati è parte di "Cantiere Centrale", un progetto nato e sviluppato nel 2017 da Grandi Stazioni Retail con la collaborazione delle Istituzioni, delle associazioni di quartiere e di importanti player. Secondo il Comune di Milano, Dropcity segna un nuovo, significativo, passo nell'ampio piano di riqualificazione che sta interessando l'intera area della Stazione Centrale di Milano e che ha già visto, in piazza Luigi Di Savoia, la realizzazione del "Giardino delle bambine e dei bambini di tutto il mondo", l'ampliamento dei marciapiedi e l'apertura di alcune attività commerciali, il Mercato Centrale in piazza IV Novembre, la riqualificazione nell`ambito del progetto "SeminiAmo" in piazza Duca D`Aosta, e la razionalizzare di un altro tratto di piazza Luigi di Savoia nell`ambito della costruzione del nuovo grattacielo al posto dell'ex hotel Michelangelo.

"Dropcity è un esempio straordinario da tanti punti di vista, il primo è la grande attenzione ai giovani, un segno di fiducia oggettivo, non un racconto; il secondo è che questo è un esempio tangibile di rigenerazione di uno spazio abbandonato: è un progetto molto complesso ma è quello di cui c'è bisogno, in un luogo che pulsa di storia milanese; il terzo è che in questo periodo storico, la creatività, la capacità di andare avanti e di creare, è esattamente quello che dovrebbe fare il nostro Paese", ha affermato il sindaco Giuseppe Sala nel corso del suo intervento alla presentazione del centro di architettura e design. E ha proseguito:  "Le stazioni sono in tutto il mondo luoghi delicati e io sono più che di parte, ma bisogna essere un po' in malafede nel non riconoscere quello che si sta facendo in stazione Centrale e nei suoi dintorni". "Milano sta andando avanti e conferma la differenza che esiste con le altre città, una differenza enorme - ha concluso Sala - qui la logica della collaborazione pubblico-privato e l'energia dei privati cambiano in continuazione il profilo della città". "Milano, con le sue migliaia di architetti, è tra le città europee con maggiore densità di professionisti del settore e, allo stesso tempo, protagonista della cultura architettonica italiana. Ma in quella che viene definita la 'capitale del design', gli studenti e i neolaureati trovano difficilmente spazi adatti alle loro esigenze a fronte di offerte fuori mercato e spazi espositivi inaccessibili", ha aggiunto l'architetto Andrea Caputo, ideatore e fondatore di Dropcity, sottolineando che "Dropcity è un progetto che nasce dal basso per accogliere le esigenze dei giovani architetti, i quali per esercitare la professione hanno bisogno di spazi adeguati. Luoghi - ha chiosato Caputo - che offrano un programma verticale di servizi integrati per chi appartiene alla cultura del progetto e ambito ideale per il dibattito architettonico".

"Il progetto che vediamo oggi è la prima parte di una riqualificazione complessiva dei Magazzini Raccordati e un progetto che ricuce la parte sotto i binari della stazione Centrale con la città", ha dichiarato l'ad di GSR, Alberto Baldan, spiegando che "le attività che saranno svolte saranno aperte al pubblico". "E' un distretto di architettura e design aperto a tutti, con aree dedicate alle mostre e aree tematiche che possono essere utilizzate da giovani che vogliono installare lì la loro attività anche in maniera temporanea" ha aggiunto Baldan, sottolineando che "si tratta di una parte del progetto complessivo di tutta l'area di 'Centrale district', che rappresenta un altro tassello della visione sostenibile, futura e concreta di Milano". "La cultura è uno dei driver del nostro sviluppo economico, e un progetto culturale come Dropcity sposa il nostro modello di business: creare o rigenerare luoghi di vita attraverso una relazione virtuosa tra pubblico e privato", ha affermato Marco Balducci, CEO Nhood Services Italy, evidenziando che "con questo progetto ridiamo vita a un luogo abbandonato per farne un polo dell'architettura e del design di riferimento in città, un attrattore per tutti i giovani architetti e designer che vogliono investire su loro stessi, il catalizzatore della già importante rete di istituzioni culturali ed educative che danno lustro a Milano". "Un progetto come Dropcity rappresenta un'enorme opportunità di visibilità internazionale per questa città - ha ricordato Balducci - oggi tra i mercati più vivaci per sperimentare soluzioni immobiliari innovative e proficue e per attivare virtuose collaborazioni pubblico-private".