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Maggioranza spaccata. Azione boccia la svolta: "Scelte non condivise"

Il verde Monguzzi: sicurezza a Sala? Pessimo segnale

La capogruppo di Azione a Palazzo Marino Giulia Pastorella 38 anni

La capogruppo di Azione a Palazzo Marino Giulia Pastorella 38 anni

Di solito le critiche al sindaco Giuseppe Sala, nella maggioranza di centrosinistra, arrivano dall’ala ambientalista più a sinistra. Stavolta, invece, è l’ala moderata, legata ad Azione di Carlo Calenda, in Consiglio comunale rappresentata dal gruppo dei Riformisti, a picchiare duro contro le scelte del primo cittadino. La capogruppo dei Riformisti, Giulia Pastorella, dopo aver letto la nota sul rimpastino nella Giunta comunale, parte all’attacco: "La recente riorganizzazione delle deleghe amministrative, arrivata senza condivisione, solleva i soliti dubbi sul metodo di lavoro e il modo in cui vengono prese le scelte dal sindaco. Sebbene sia positiva la delega all’assessore Conte, persona di comprovata credibilità, per il Piano casa, non sappiamo con che logica sia stato scelto Bottero come nuovo assessore all’Edilizia Pubblica, se non forse qualche logica interna al Pd". L’asse Sala-Pd, dunque, non piace ai moderati nella maggioranza di Palazzo Marino. E non convince neanche la scelta di Sala di ritirare le deleghe a Sicurezza e Polizia locale Marco Granelli e di tenerle per sé: "Riteniamo sbagliato che un problema così pressante come quello della sicurezza non sia affidato ad un assessorato specifico ma sia diventata una delega diretta al sindaco", chiosa Pastorella.

Un tema sul quale dice la sua anche il consigliere comunale dei Verdi Carlo Monguzzi: "Il segnale principale del minirimpastino, cioè l’accentramento sul sindaco delle deleghe alla Sicurezza, è come ammettere che è il problema più importante della città, e che finora abbiamo fallito. E non è un bel segnale".

Di tutt’altro umore, nel centrosinistra a Palazzo Marino, il gruppo del Pd, che in una nota preparata dalla capogruppo Beatrice Uguccioni guarda già alle Comunali del 2027: "Abbiamo davanti a noi due anni di lavoro durante i quali affronteremo dei passaggi decisivi per la città, alcuni dei quali richiederanno una nuova visione rispetto a quella avuta fino a questo momento. Siamo pronti a dare il nostro contributo, nella convinzione che solo uno sforzo sinergico e congiunto tra Giunta, gruppo Pd, maggioranza consiliare e Pd, potrà portare a un effettivo cambio di prospettiva su alcuni temi importanti per la città, dalla Casa alla Sicurezza". Tant’è. Sulla divisione della maggioranza, affonda il colpo il segretario milanese della Lega Samuele Piscina: "È già arrivata la bocciatura di Verdi e Azione alla nomina del neo-assessore Fabio Bottero".

Il consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico è netto: "Il rimpasto è stato dettato dalla segreteria metropolitana del pd. Quando si faranno gli interessi dei milanesi?". Anche l’azzurro si riferisce alla scelta del dem Fabio Bottero come successore del dimissionario Guido Bardelli. Marco Bestetti di FdI, invece, punta il dito contro il dimezzamento delle deleghe di Granelli: "L’assessore prenda coraggio, conservi un briciolo di dignità e si dimetta".

M.Min.