Novate (Milano) – Maksim è tornato a casa dall’ospedale: una grande gioia per la mamma e i fratelli dopo giorni di apprensione. Oltre alla famiglia, gli amici del 18enne – ferito la scorsa settimana con un colpo di pistola dal compagno della madre – lo hanno atteso fuori dal cancello di casa per abbracciarlo e salutarlo. Una ventina di ragazzi e ragazze e uno striscione con scritto “Bentornato Maksim“, oltre ad alcuni abitanti di via XXV Aprile per salutare il giovane rientrato dall’ospedale di Niguarda.
"Sono davvero felice che sia tornato a casa – spiega la mamma Olga –. Per qualche giorno ha lottato tra la vita e la morte e ora per fortuna è salvo. Il proiettile l’ha ferito al collo, rompendo spalla e altre ossa, complicando la circolazione al braccio e alla mano. Ora è molto debole e sofferente e dovrà fare diverse visite, ma è fuori pericolo ed è questo che conta". Anche amici e vicini di casa sono passati a salutare Maksim per abbracciarlo.
La notte tra sabato 5 e domenica 6 è scoppiata una lite tra la madre e il compagno. Il figlio 15enne di lei è corso a chiamare il fratello, uscito per festeggiare i 18 anni. I ragazzi sono intervenuti per difendere la madre, a quel punto il compagno della donna ha estratto una pistola. I due fratelli sono scappati nel cortile e lui li ha inseguiti, ha sparato a Maksim e poi l’ha colpito in testa. "Ora mio figlio è a letto, cerca di riposare perché fatica a stare in piedi, gli gira la testa e ha diversi dolori alla spalla e non muove in autonomia il braccio e la mano. Lui ricorda tutto e continua a ripetermi che non vuole più stare in questa casa. Ora sto cercando una soluzione. Sono felice di come suo fratello e sua sorella gli stiano vicino e gli dimostrino tanto affetto. Io ho un po’ di paura. Il proiettile è ancora nel suo corpo. I medici dicono che tentare di rimuoverlo è troppo pericoloso, è vicino al polmone. Per me vederlo così debilitato è una sofferenza e ho paura per il futuro, che non torni più il Maksim di prima. Lui allora mi dice che andrà tutto bene. È lui a consolare me, a tirarmi su di morale..", continua Olga.
Il ragazzo prima dell’accaduto era in prova in una società come elettricista e il venerdì aveva avuto la conferma del contratto. "Al mio compagno non piaceva questa situazione, voleva rimanessimo solo noi e la nostra bambina. Non sempre andava d’accordo con i miei due ragazzi, ma mai avremmo pensato potesse succedere una cosa così grave. Io mi fidavo", conclude Olga.