La decisione di intitolare l’aeroporto di Malpena a Silvio Berlusconi è stata in presa in poche ore e tutta la politica italiana è occupata a discuterne da ormai cinque giorni. Tra un Matteo Salvini per cui “il grande imprenditore se lo merita”, un Giuseppe Sala che critica i “tempi barbari che stiamo vivendo” e una consigliera comunale del Partito democratico, Greta Cogotti, che propone di dedicare all’ex Cavaliere un “night” o un “centro massaggi con happy ending”. Fioccano persino le petizione contro l’intitolazione: la principale ha raggiunto quasi 38 mila firme.
Chi ha deciso per l’intitolazione
Premessa. Un anno fa, il Consiglio regionale della Lombardia, a maggioranza centrodestra, aveva approvato un ordine del giorno – atto non vincolante – per avviare una valutazione sull’intitolazione. Da allora è certo solo che ad approvare la decisione, il 5 luglio, è stato il Consiglio di amministrazione dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) su iniziativa del suo presidente, Pierluigi Di Palma, e che il ministero dei Trasporti, presieduto da Salvini, darà l’ok. Il segretario della Lega lo ha ribadito chiaramente più e più volte. Chi ha replicato piccatamente è stato Sala, sindaco di Milano: “In Italia non esistono più due cose: un minimo di rispetto del garbo istituzionale e l’indipendenza degli enti pubblici”.
I nomi esclusi
In molti hanno sottolineato che tra le personalità escluse dall’intitolazione – di cui si discute da anni – ci sono nomi illustri della storia italiana, tra cui lo scrittore Alessandro Manzoni, il pittore Caravaggio, l’imprenditore Enzo Ferrari, lo scienziato Alessandro Volta, il patriota Carlo Cattaneo, il pioniere del volo Gianni Caproni, l’ingegnere aeronautico Ermanno Bazzocchi, l’imprenditore del tessile Enrico Dell’Acqua e persino Santa Francesca Cabrini, patrona degli emigranti. Negli ultimi giorni una petizione ha lanciato anche l’idea di dedicare lo scalo aeroportuale a Luca Attanasio, l'ambasciatore italiano ucciso in Congo il 22 febbraio 2021, ed Europa Verde ha proposto il nome di Gino Strada.
“Decisione in 24 ore”
Il sindaco di Milano ha detto che, dopo la decisione, l’Enac non ha informato neanche la Società esercizi aeroportuali (Sea), che gestisce il sistema aeroportuale di Milano. “L’intitolazione di un aeroporto – ha dichiarato Sala – non è una cosa che viene così. E chi la decide, un presidente Enac senza nemmeno consultare la società che ci lavora? Il presidente di Enac è pro tempore, va e viene, se una società è lì da anni, si dedica, rischia i suoi fondi, e questa non viene consultata”.
“Io non sto discutendo la figura di Di Palma – ha aggiunto – e ci ho sempre lavorato, discuto che questa è una decisione importante non è una cosa da poco, quindi perché non si è confrontato con Sea? Gli costava così fatica confrontarsi con Sea prima di prendere una decisione? Una decisione del genere va presa in 24 ore?”.
Le reazioni
Dopo le parole di Sala, la polemica, mai davvero sopita, si è riaccesa. “Sala il temporeggiatore ha finalmente deciso di agire e di affrontare i tanti problemi, da lui mai risolti, di Milano. A cominciare dal più urgente: l'aeroporto di Malpensa intitolato a Silvio Berlusconi”, ha scritto la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, per la quale pochi giorni fa è stato chiesto un nuovo rinvio a giudizio per falso in bilancio.
“Ci fosse a sinistra qualcuno che vale un decimo di quello che vale Silvio Berlusconi”, ha replicato invece Salvini alle parole di Sala. “Non ci fermeremo di fronte a insulti, attacchi e offese. E al sindaco di Milano Sala, dico di dare un attimo di attenzione alla città, di tagliare l'erba nei prati, di chiudere le buche sulle strade, di sistemare il decoro urbano, di garantire la sicurezza evitando che i vigili urbani si occupino solo di tasse e multe”.
Dal canto suo, il presidente dell’Enac, Di Palma, si è assunto la piena “responsabilità dell’intitolazione dell'aeroporto”. Di Palma ha detto a Repubblica che Berlusconi "è stato un uomo che ha rotto degli schemi. Il tentativo di portare a una democrazia dell’alternanza, qui nel nostro Paese, lo si deve a lui. E sempre lui ha garantito all’Italia relazioni internazionali come nessun altro. Basti pensare a Putin o a Gheddafi”.