Gessate (Milano) – È uno scenario di guerra quello della Martesana il giorno dopo la tromba d'aria e la grandinata serale che hanno messo in ginocchio paesi, campi, zone industriali. Di azienda in azienda, nella zona produttiva fra Gessate e Pessano con Bornago, le immagini di una catastrofe: capannoni scoperchiati, tetti in lamiera e pezzi di fabbricati trasportati nei campi come foglie dal vento, attrezzature, arredi e impianti messi in salvo sui piazzali, alla bell'e meglio, con un occhio al cielo ancora minaccioso.
Titolari e dipendenti tutti al lavoro il sabato mattina, a dare una mano per i ripristini. Negli occhi e nei racconti di molti ancora gli istanti di paura vissuti. "All'improvviso è diventato tutto scuro, abbiamo sentito il vento che diventava sempre più forte. Poi non si è capito più nulla".
Al capannone della Essedi srl, azienda leader nel settore delle tecnologie per convegni e meeting il titolare Sergio Cerri allarga le braccia mostrando il secondo piano rimasto a cielo aperto. Una dipendente, nel tentativo di chiudere una porta negli istanti dell'arrivo della tromba d'aria, è stata violentemente sbalzata all'indietro e si è fratturata un polso.
"I danni non sono quantificabili – dice l’imprenditore – per noi come per tutte le aziende di quest'area. Ora aspettiamo gli aiuti". La grandinata, terribile coda serale di una giornata già infernale, ha flagellato soprattutto Melzo, Gorgonzola e la zona intorno.
Si contano a centinaia le automobili danneggiate se non distrutte da chicchi di grandine grandi come mandarini, il sottopassaggio di via Roma a Melzo si è trasformato in un fiume di ghiaccio, sono danneggiati esterni dei palazzi, parchi, vetri di abitazione.
In comune un comitato di crisi presieduto dal sindaco Antonio Fusè: "Stiamo lavorando per la città". Ancora al lavoro ovunque vigili del fuoco, squadre di volontari, forze dell'ordine. E super lavoro è per rivenditori e officine di riparatori di auto e vetri, presi d'assalto questa mattina dalle chiamate.