
Assistenza in una Rsa (archivio).
Rodano (Milano) - Sono state assolte ieri mattina, per non avere commesso il fatto, l’ex rappresentante legale e l’ex amministratrice di fatto della casa di cura Sereni orizzontì di Rodano accusate di maltrattamenti nei confronti di una ventina di ospiti. Lo ha deciso ieri mattina il giudice per le indagini preliminari di Milano Chiara Valori, davanti a cui si è svolto il processo con rito abbreviato.
Altre cinque persone, tutti lavoratori e sanitari che prestavano servizio nella struttura Sereni orizzonti di Rodano, sono state rinviate a giudizio (il processo inizierà il prossimo 14 dicembre davanti alla nona sezione penale del Tribunale di Milano), mentre per un’altra imputata, che ha scelto il rito ordinario, la giudice ha emesso sentenza di non luogo a procedere per un capo di imputazione. Le indagini, inizialmente coordinate dal pubblico ministero Danilo Ceccarelli e in seguito dalla pubblico ministero Francesca Gentilini, erano scattate nel novembre 2018 dalla denuncia di due operatrici socio-sanitarie della casa di riposo, che avevano segnalato di essere vittime di mobbing da parte dell’infermiera caposala, e avevano manifestato sospetti per la morte di sei ospiti della struttura, anche per la carenza di cure del personale sanitario.
Gli investigatori appena ricevuta la denuncia hanno quindi installato telecamere e intercettazioni ambientali all’interno della residenza per anziani. Dagli accertamenti erano quindi emersi i maltrattamenti. Ferite malcurate, anziani che non mangiavano a sufficienza, cure mediche inefficaci e perfino due cartelle cliniche falsificate con terapie necessarie mai effettuate. Sono solo alcuni degli elementi emersi. A inizio indagine i reati contestati riguardavano l’omissione di terapie e cure mediche per 22 anziani, quasi tutti deceduti all’interno della struttura. Alla caposala e alla direttrice sanitaria era stato contestato il reato di "falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici" per aver falsificato i diari clinici di due degenti deceduti.
Oggi la situazione appare rientrata, un cambio di dirigenza e una nuova politica di assunzioni ha risolto le criticità. Nell’ottobre del 2019, il Gruppo Sereni orizzonti 1 spa di Udine - la casa madre della Rsa di Rodano - era già stato al centro di un’indagine della Guardia di finanza che aveva portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai danni di 8 persone, tra cui il titolare della società, per il reato di truffa aggravata.