Maltrattamenti. Dopo il Beccaria i pm indagano anche su Opera

La Procura di Milano indaga per presunti maltrattamenti nel carcere di Opera, trasformando il fascicolo "modello 45" in "modello 44". Segnalazioni di violenze e condizioni disumane portano all'attenzione delle autorità.

Maltrattamenti. Dopo il Beccaria i pm indagano anche su Opera

Il team di esperti in Malattie metaboliche del Buzzi, diretto da Gianvincenzo Zuccotti. , con le dottoresse Fiori,. Montanari e Tagi e la professoressa Elvira Verduci

C’è stato un passo avanti nell’inchiesta sui presunti pestaggi nel carcere di Opera, per i quali adesso la Procura di Milano indaga per maltrattamenti. Il fascicolo cosiddetto “modello 45”, senza indagati né ipotesi di reato, si è quindi trasformato in un “modello 44”. Sul caso sono al lavoro le pm Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena, le stesse che indagano sui presunti maltrattamenti e torture nel carcere minorile Cesare Beccaria, per i quali lo scorso aprile 13 agenti della polizia penitenziaria erano stati arrestati e altri otto sospesi dal servizio.

L’indagine su Opera ha preso il via alla fine di luglio, quando il Garante per i diritti dei detenuti Francesco Maisto ha depositato una lettera anonima scritta a mano da un carcerato: "Qui la situazione è peggiorata – spiegava –, violazione totale dei diritti umani. Ci trattano come animali. Non vedo cambiamenti. Ieri sera hanno picchiato uno in venti con manganelli e asta di ferro. Non avrei mai pensato né immaginato una cosa del genere. Vorrei fare dei reclami tramite Antigone. Da otto giorni – aggiungeva il detenuto – non vedo un medico e sto molto male. Se va avanti così faccio lo sciopero della fame".

Oltre alla missiva, era stata depositata anche una denuncia di dieci righe, nella quale si riportava il nome della presunta vittima. Nei giorni successivi, era poi arrivata una seconda segnalazione. "Ne arrivano un paio al giorno", aveva detto Maisto. "Si parla di situazioni gravi, di pestaggi per atti di rimostranza, a volte basta anche la minima reazione di protesta individuale o collettiva. Ma c’è modo e modo di sedare e reprimere". Al Carcere di Opera oggi faranno visita il tesoriere e la presidente dei Radicali, Filippo Blengino e Patrizia De Grazia. "Le condizioni dei detenuti sono disumane – affermano –, nelle nostre visite abbiamo riscontrato delle strutture fatiscenti, un personale che purtroppo non riesce a gestire l’inferno quotidiano dei suicidi, delle rivolte, del diffuso disagio psichico. Abbiamo già denunciato Nordio per tortura, domani (oggi per chi legge, ndr) verificheremo le condizioni del carcere di Milano. Non escludiamo nuove denunce".

Federica Zaniboni