NICOLA PALMA
Cronaca

Il giallo della manager suicida in piazza Castello: cos’è successo nelle ore precedenti al volo

Nessun dubbio che abbia fatto tutto da sola, ma il compagno è indagato per istigazione al suicidio. Lei lo denunciò per maltrattamenti

Piazza Castello a Milano, dove abitava la coppia

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MILANO – L’ennesima discussione di una storia travagliatissima. Poi il suicidio, lanciandosi dall’appartamento in pieno centro a Milano, proprio davanti al Castello Sforzesco. R.C., 38 anni, manager di una nota agenzia immobiliare per case extra lusso, si è tolta la vita qualche minuto dopo le 3.30 della notte tra lunedì e martedì.

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Nell’abitazione c’era anche il compagno, che ha chiamato il 112 appena si è accorto di quello che era successo: quando i poliziotti delle Volanti sono entrati in casa, era sotto choc per l’accaduto, ma avrebbe riferito di un litigio avvenuto poco prima. L’uomo è stato iscritto nel registro degli indagati per istigazione al suicidio dal pm di turno Alessandra Cerreti: al momento, l’esito dei primi accertamenti investigativi non hanno portato a sollevare dubbi sulla dinamica, e quindi sul fatto che la trentottenne abbia fatto tutto da sola; tuttavia, la Procura, che ha delegato per le indagini i poliziotti del commissariato Centro, vuole vederci chiaro su quanto avvenuto nei minuti immediatamente precedenti. Un atto a garanzia dell’indagato, per consentirgli di prendere parte con un legale ai prossimi passaggi dell’inchiesta, a cominciare dall’autopsia sul corpo della donna.

Un atto che prende però le mosse anche dal complicato pregresso della coppia. Sì, perché, stando a quanto emerge, in passato R.C. aveva denunciato più volte il compagno per presunti maltrattamenti; tra i due, inoltre, ci sarebbero state continue tensioni sulla gestione dell’unico figlio (lei ne aveva avute altre due da una precedente relazione che vivevano con il resto della famiglia in piazza Castello).

Le segnalazioni della trentottenne erano state ritenute attendibili dagli inquirenti, che avevano trovato riscontri: il fascicolo aperto dal pm Antonio Cristillo è arrivato alla fase conclusiva, anche se all’uomo non è stato ancora notificato l’avviso di chiusura indagini. Da tempo, la donna si era trasferita altrove, ma pare che meno di un mese fa ci fosse stato un riavvicinamento tra i due, che erano quindi tornati a vivere sotto lo stesso tetto.

La trentottenne non avrebbe lasciato biglietti o manoscritti per spiegare il suo gesto, ma la polizia ha sequestrato il cellulare per capire se abbia telefonato o inviato sms a qualcuno nei drammatici istanti che hanno preceduto il volo letale.