BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Manca ancora l’agibilità Centro sportivo chiuso

Il commissario blocca l’impianto di Cambiago per mancanza di certificati. Società costrette a emigrare altrove e l’ex assessore chiede aiuto al Coni

di Barbara Calderola

Niente certificato antincendio e niente agibilità, il commissario chiude il Centro sportivo. Società costrette a emigrare, la prima squadra della Cambiaghese "corre nei campi", i piccoli calciatori sono stati ospitati a Gessate. Ma ci sono anche la Promozione Cambiaghese e il Basket Club Cavenago che utilizzava la struttura per il settore giovanile.

Solo la solidarietà dei vicini ha permesso di metterci una pezza, ma i disagi sono incommensurabili. Tanto che l’ex assessore ai servizi sociali Maria Nigrone, oggi in corsa per la poltrona di sindaco, ha chiesto aiuto al Coni, direttamente al presidente regionale Marco Riva, e il Comitato ha già confermato che invierà i tecnici per un sopralluogo. Dall’esito della visita dipende la possibilità di riaprire almeno parzialmente il polo. Ma la data è da fissare e in mezzo c’è la burocrazia.

"Centocinquanta ragazzi sono rimasti a piedi", spiega l’amministratrice decaduta dopo le dimissioni del primo cittadino della Lega, Laura Tresoldi, ad aprile. Da allora la prefettura ha inviato un reggente, Fabrizio Donatiello, in attesa del voto di ottobre. Ed è lui che ha sollevato il caso in agosto.

Anche la primavera scorsa, quando la consiliatura si è interrotta in modo traumatico, c’era di mezzo un trasloco, ma dei bambini della materna Prandi, l’asilo delle puzze, sempre a Gessate.

"Fare le valigie sembra quasi un destino ineluttabile in questa comunità, ma non è così – dice Nigrone –. La revoca del provvedimento per il campo da calcio e il tennis, all’aperto, potrebbero essere decise direttamente dal Coni che in questi casi può certificare che non ci sono impedimenti. La disponibilità dei vertici è stata massima", spiega l’ex assessore.

Diverso il discorso per il Palaverde, la palestra al chiuso che dovrà essere messa in regola prima di poter accogliere di nuovo atleti e appassionati.

La rabbia per l’epilogo di una vicenda cominciata anni fa, la ristrutturazione è finita da tempo, corre sul web. La Cambiaghese, nata nel 1961 e frequentata da generazioni di giovani è in cima alla lista: "Il nostro Centro sportivo era un fiore all’occhiello, faceva invidia all’intera Martesana, possibile che siamo ridotti così? Negli anni sono spariti ginnastica, pallavolo, basket, danza. Lo sport è abbandonato a se stesso".

È quasi un appello accorato a chi verrà a riannodare i fili e a ricostruire rapporti minati alla base. E forse tutto ricomincerà dal Coni.