Divergenze sulle cifre, ma soprattutto sull’approccio. I pazienti del Comitato salute Adda-Martesana che ieri hanno chiesto ai comuni dell’Asst di schierarsi al loro fianco nella battaglia si aspettavano "più concretezza". Ieri, l’incontro di un paio d’ore in sala consiliare a Pioltello sollecitato nei mesi scorsi dagli attivisti che da più di un anno pungolano i vertici della sanità di casa, presenti al tavolo, per avere risposte su "medici di base, liste d’attesa e case della comunità". I manager replicano portando all’attenzione generale progetti e numeri, "ma la sostanza è un’altra", dice Curzio Rusnati, ex primo cittadino di Bussero, fra gli organizzatori del movimento dal basso. "Ho prenotato una visita dall’otorino per mia madre nel marzo scorso, il 9 gennaio siamo andati in ambulatorio a Vizzolo. È durata in tutto 2 minuti e 40 secondi. Ho cronometrato". Il racconto sintetizza "cosa non va nel sistema, qui, fuori da casa nostra". Ed è per migliorare le cose che da mesi la gente organizza banchetti nelle piazze della zona raccogliendo firme e umori di tanti pazienti che "hanno perso la pazienza". Questo è uno degli slogan scelto nel tentativo "di accendere un faro su una situazione insostenibile", aggiunge Luca Bertagna, volontario di Segrate. "L’aspetto positivo del faccia a faccia – spiegano i comitati – è che per una volta ci siamo messi a confronto. Noi, istituzioni, sindacati. In sala c’erano tutti". Oltre ai tempi biblici per una visita restano "le case di comunità con un solo specialista in servizio come a Pioltello, 11mila abitanti senza medico di famiglia coperti in parte, circa 8mila persone, da servizi temporanei, che non permettono di stabilire un vero rapporto di fiducia". "L’azienda è al lavoro per garantire al meglio e con le risorse che a disposizione i servizi dei quali il territorio ha bisogno - replica Roberta Labanca, direttore generale dell’Asst Melegnano-Martesana -. Nel 2024 abbiamo rafforzato e incrementato ambulatori, prestazioni ospedaliere e lontano dalle corsie. Pur riconoscendo criticità, condivise a livello generale legate alla carenza di personale, abbiamo raggiunto risultati incoraggianti sulle assunzioni. Confidiamo di replicarli nel 2025".
Barbara Calderola