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Mancano medici. Corsìa veloce per gli stranieri

La Regione Lombardia istituisce una procedura veloce per riconoscere specializzazioni mediche ottenute all'estero, facilitando l'assunzione di medici stranieri per colmare la carenza di personale sanitario.

Una corsia veloce per riconoscere specializzazioni ottenute all’estero facilitando l’ingaggio di medici stranieri in quelle aree in cui la sanità lombarda ha così fame. In particolare Anatomia patologica, Anestesia e rianimazione, Terapia intensiva e del dolore, Chirurgia generale, Dermatologia e venereologia, Pediatria, Geriatria, Medicina d’emergenza urgenza, Medicina e cure palliative, Medicina interna, Microbiologia e virologia, Oftalmologia, Otorinolaringoiatria, Radiodiagnostica e Radioterapia sono le specializzazioni incluse in una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso che, in base alla legislazione introdotta in pandemia, istituisce una procedura gestita dall’Areu attraverso la sua piattaforma bandi che in 30 giorni potrà riconoscere i titoli.

L’obiettivo, ha spiegato Bertolaso, "è superare temporaneamente" una "carenza di personale che affligge tutta l’Europa, soprattutto in settori come Pronto soccorso, Pediatria e Radiologia" "riducendo i tempi burocratici" per assumere dottori stranieri. "In particolare hanno mostrato interesse professionisti dell’America Latina, dove molti parlano italiano o hanno origini italiane". Come i primi 200 infermieri argentini che, grazie a un accordo con l’università italiana di Rosario, dovrebbero arrivare negli ospedali lombardi all’inizio del 2025. Gi.Bo.