
Il treno a idrogeno firmato Alstom; a lato, Dario Balotta
Milano, 3 ottobre 2023 – Dario Balotta, storico esponente ambientalista ed esperto di trasporti, è stato trattenuto per accertamenti dopo il presidio tenuto dagli attivisti di Europa Verde contro il treno a idrogeno presentato oggi a Expo Ferroviaria.
La manifestazione si è tenuta nel deposito di Trenord di Milano-Fiorenza, durante un sopralluogo a cui ha partecipato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, organizzato in occasione della presentazione del convoglio.
Al termine del presidio sarebbero scattati alcuni controlli al termine dei quali – dicono da Europa Verde – Dario Balotta, nelle vesti di organizzatore della manifestazione, sarebbe stato trattenuto “per accertamenti”.
La mobilitazione
Poco prima Balotta aveva spiegato le motivazioni della protesta: “L'idrogeno del treno presentato oggi non è 'verde', ma 'grigio', prodotto dalla combustione di metano o biometano di A2a".
A suo dire "gli impianti di produzione, stoccaggio e distribuzione sono previsti nelle aree urbane di Brescia, Iseo ed Edolo senza nessuna informazione ai cittadini sulle norme di sicurezza".
Inoltre "i costi complessivi del progetto sono esorbitanti, oltre 270 milioni di euro, di cui ben 165,2 milioni per l'acquisto di 14 treni, pari a 11,8 milioni di euro l'uno, quasi il triplo di un convoglio elettrico".
Battaglia sui costi
Da qui l’opposizione di Europa Verde all’iniziativa, che prevede il debutto dei treni sulla linea della Valcamonica fra la fine del 2024 e l'inizio del 2025. Sul tema, fra l’altro, il consigliere regionale Onorio Rosati ha presentato un’interrogazione.
""Il progetto - conclude Balotta - avrebbe anche alti costi di gestione a causa della bassa efficienza energetica dell'idrogeno ed aumenterebbe anche i costi di gestione per l'alto costo per km/treno, che passerebbe da 19,5 euro a 25 euro. Meglio sarebbe elettrificare i 103 km di linea da Brescia a Edolo con minori costi d'investimento e minori costi di gestione, o in alternativa valutare l'acquisto di treni ibridi a batteria. Infine non è stato adottato un nuovo piano dei servizi per rilanciare il ruolo della linea oggi largamente sottoutilizzata".