
Il Piper e la strana traiettoria del sorvolo notturno tra giovedì e venerdì
Milano, 28 marzo 2025 – Cosa faceva questa notte un Piper Cherokee Lance in volo sopra Milano, dopo il decollo dallo scalo commerciale di Bergamo, con decine di evoluzioni secondo un asse Nord-Ovest – Sud-Est? Se lo sono chiesto diverse persone, tra quelle che per passione monitorano in tempo reale le traiettorie e il traffico degli aerei in servizio sul nostro Paese attraverso servizi come Fligthradar24.
Qualcuno ha anche postato i movimenti del velivolo sui social, un aereo privato registrato come I-DSKY, chiedendosi il motivo per cui il pilota non volesse andare a dormire. “Ma che sta facendo ‘sto aeroplano sopra Milano stanotte?”, la domanda che rimbalzava di profilo social in profilo social tra giovedì e venerdì.

Insomma, in tempi di sospetti e venti di guerra, c’era spazio per teorie fantasiose e incredibili complottismi. Ma la verità, che il Giorno ha ricostruito, è più semplice e fortunatamente meno allarmante. Altitudine barometrica del Piper: 2.195 metri. Velocità al suolo: 202 chilometri orari. L’aereo, un modello monomotore da sei posti, stava facendo un servizio di rilevamento immagini autorizzato.
Era in corso, insomma, una mappatura notturna (tramite apposito visore) del territorio milanese con aerofotografia. Ma non solo milanese. Seguendo la rotta del Piper sul sito Flightradar24, infatti, si scopre che l’aereo ha poi virato in direzione Sud-Ovest verso Torino. E qui ha fatto la stessa cosa: continui sorvoli in direzione Nord-Sud. Poi l’atterraggio. Per chi o cosa servisse questa mappatura, non è dato saperlo. Molto probabilmente si tratta dei rilievi necessari ai servizi che forniscono mappe dall’alto.
Per aerofotografia si intende la tecnica dell’esecuzione delle fotografie da bordo di velivoli, e la fotografia stessa, cui si ricorre soprattutto a fini militari e per l’esplorazione archeologica (fonte: Treccani). Si parla di aerofotografia planimetrica (o verticale o nadirale) e di aerofotografia prospettica (o panoramica), a seconda che il rilievo aerofotografico della superficie terrestre sia eseguito con l’asse ottico dell’apparecchio verticale oppure fortemente inclinato rispetto alla verticale.