GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Marco Frattini, il chitarrista sordo in tour: “La musica è memoria”

Dopo aver perso l’udito nel 2006 aveva scelto di smettere. Poi la svolta: fino al 26 luglio girerà mezza Italia con ‘A due passi dal cielo’

Marco Frattini con la sua chitarra

Marco Frattini con la sua chitarra

Milano – Nel 2006 aveva deciso di appendere la chitarra al chiodo. Una scelta dovuta ad uno di quegli incontri che rischiano di cambiare la vita di chiunque: l’incontro con la sordità.

Solo tre giorni fa, lunedì per l’esattezza, Marco Frattini ha invece iniziato il suo primo tour musicale. A 49 anni è partito dal Massaua di Milano e da qui al 26 luglio proseguirà in Brianza e a Roma, toccherà le province di Torino e di Cuneo, senza contare le altre date che si stanno aggiungendo. Con lui ci saranno i Time Machine, una band nata proprio per questo (primo) tour: Daniele Sala al basso, Christian Daniel alla batteria, Rossella De Lucia cantante e poi lui, Marco, chitarra e voce.

Rispetto al 2006 non è cambiato nulla: Frattini continua a convivere con la sordità, come tutte le persone gravemente audiolese. E al tempo stesso è cambiato tutto: “Nel 2019 mi è tornata la voglia di fare musica”. Quando gli si chiede come sia tornata, come sia successo, lui risponde: “Dal cielo. È come se mi fosse arrivata dal cielo”. Alcuni passaggi di uno dei suoi libri sono più rivelatori, forse: “La forza di ogni individuo sta nella propria testa e accanto alle persone cui vuole bene”. Così ha scritto in ‘Vedere di corsa e sentirci ancora meno’.

Già, la corsa. L’altra sua passione di sempre. Ed è difficile scindere l’una dall’altra. La corsa è un fatto di ritmo, proprio come la musica. Ed è il tema di diverse sue canzoni. Il suo primo brano pubblicato, nel 2020, si intitola ‘Corro come il vento’. Se ha ripreso la chitarra in mano lo deve anche a questo sport, alle sue maratone: “La corsa – spiega Frattini – aiuta ad evadere ma, al tempo stesso, favorisce il raggiungimento di quello stato di concentrazione ed introspezione che a volte è necessario per affrontare e superare i piccoli e i grandi problemi”. Da maratoneta ha già la bacheca piena di allori, tutti della Federazione Sport Sordi Italia (FSSI): per l’esattezza sei titoli italiani e quattro titoli mondiali. È un maratoneta esperto e pluripremiato, Frattini.

Da musicista è come se ripartisse dal 2019: il titolo del tour è ‘A due passi dal cielo’, da quello stesso cielo dal quale gli è tornata la voglia di fare musica, una voglia che negli anni tra il liceo e l’università era diventata preponderante. “Ho iniziato a suonare in una boy-band. E gli Ox cover-band, fecero presto il loro debutto alle feste del liceo e per oltre 13 anni militarono nei locali di tutta la Lombardia” racconta Frattini. Ora spera che un suo brano, uno di quelli che propone in giro per il tour, diventi la canzone della prossima Maratona di Roma. Si intitola ‘Prima che tutto finisca’, racconta dei problemi di coppia e gli girava “nelle orecchie già nel 2019”. Quella di Frattini è una biografia composita come una band: musicista e cantante, scrittore, maratoneta, imprenditore con il suo e-commerce di abbigliamennto tecnico e oggetti per maratoneti e... dentista, la professione che ha svolto prima di imbattersi nella sordità causatagli da un neurinoma dell’acustico.

Come fa a suonare e cantare, oggi? “Grazie alla memoria – risponde –. Non sono nato sordo e questo mi consente di andare a memoria. So dove e come devo mettere le mani sulla chitarra, a quale suono corrisponda ogni posizione delle dita”. Quella stessa memoria che lo ha salvato tanto volte a scuola, che ha imparato ad usare e ad affinare in classe durante le interrogazioni: “Non ero uno studente modello – dice di sé Frattini –, però me la cavavo. Mi piaceva disegnare, mi piaceva la matematica, e avevo trovato un buon metodo per imparare le poesie a memoria”.