
Massimo Moratti davanti al feretro di Mario Corso
Milano, 23 giugno 2020 - Ultimo saluto a Mario Corso, attaccante della Grande Inter. Oltre cento tra tifosi e appassionati, rigorosamente in chiesa con mascherina e distanziati, hanno voluto rendere omaggio nella basilica di Sant'Ambrogio a Milano all'ex calciatore.
Sciarpe e maglie nerazzurre tra i tifosi, mentre all'interno della chiesa era presente il gonfalone dell'Inter rappresentata, oltre che dai dirigenti, anche da due ragazzi del settore giovanile. Presenti, dunque, Massimo Moratti ed Evaristo Beccalossi, con l'attuale vicepresidente dell'Inter Javier Zanetti, l'ad Alessandro Antonello e Beppe Marotta. Anche la Curva Nord di San Siro ha omaggiato lo sportivo. "Con l'Inter nel cuore fino all'ultimo, ciao Mariolino", hanno scritto gli ultrà nello striscione srotolato davanti la basilica. Adagiate sul feretro due maglie nerazzurre con il numero 11, il numero che ha indossato in carriera.
"Voglio ricordare anche Pierino Prati, mi immagino stiano rinnovando in paradiso un derby spettacolare", ha esordito durante l'omelia Monsignor Carlo Faccendini, Abate della Basilica di Sant'Ambrogio. "Ha giocato in una squadra da leggenda, i nomi venivano imparati come si imparavano le preghiere o le poesie di Pascoli - ha proseguito -. Era chiamato il 'piede sinistro di Dio', un nome che gli diede il ct della nazionale di Israele, uno che si intendeva di piedi e di dio. Era un uomo che inventava calcio, era un divo, eppure nessuno è stato più antidivo di lui. Un uomo fortissimo, ma mai divo".
Al termine del funerale, il feretro è stato salutato da un lungo applauso. Ora Corso riposerà al Cimitero Maggiore di Milano.