REDAZIONE MILANO

Mario Melazzini si sospende da direttore sanitario del Niguarda: è indagato nell’inchiesta Nemosud a Messina

L’ospedale: appreso dell'ordinanza di misura cautelare di natura interdittiva ha sospeso ogni attività istituzionale fruendo del congedo ordinario

Mario Melazzini, direttore sanitario dell'ospedale Niguarda di Milano

Mario Melazzini, direttore sanitario dell'ospedale Niguarda di Milano

Milano, 15 maggio 2024 –  - Mario Melazzini, l'ex presidente dell'Aifa ed ex assessore della Lombardia, si è autosospeso dal suo incarico di direttore sanitario dell'ospedale Niguarda di Milano dopo che è stato indagato insieme ad altre otto persone, nell'inchiesta sulla clinica NeMo Sud e il Policlinico di Messina, centro gestito dalla Fondazione Aurora di cui era presidente. 

Melazzini "appreso della ordinanza di misura cautelare di natura interdittiva ha sospeso ogni attività istituzionale fruendo del congedo ordinario - si legge in una nota dell'ospedale Niguarda - Il prossimo 20 maggio avverranno le opportune interlocuzioni con l'autorità giudiziaria per gli approfondimenti in ordine all'applicazione della misura cautelare rispetto alla posizione attualmente ricoperta".

L’inchiesta

C’è infatti anche Mario Melazzini, direttore sanitario dell'ospedale Niguarda di Milano, tra gli indagati dalla Procura di Messina per le presunte irregolarità nella gestione del centro clinico privato "NeMoSud". L’inchiesta coinvolge tra gli altri anche l'attuale assessore alla Salute della Sicilia, Giovanna Volo.

Il manager indagato

Mario Melazzini, 66 anni, affetto da sclerosi laterale amiotrofica è da gennaio 2024  direttore sanitario dell'ospedale Niguarda, dove è operativo un centro Nemo. Ha lavorato per il gruppo Maugeri,  è stato professore all'Università di Pavia, direttore scientifico del Centro clinico Nemo, presidente della fondazione Aurora, direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco. In Regione Lombardia è assessore alle Attività produttive, ricerca e innovazione dell'ente pubblico tra il 2013 e il 2015, alla Sanità dal 2012 al 2013 e all’Università, ricerca e open innovation tra il 2015 e il 2016

L’inchiesta di Messina

L'inchiesta, avviata nel 2019 a seguito della denuncia di un medico, conta complessivamente nove indagati per peculato e corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio: sono  ex direttori sanitari ed ex commissari straordinari del Policlinico di Messina e presidenti dell'associazione Aurora Onlus tra i quali anche Mario Melazzini. 

Il divieto

L’indagine ha portato al sequestro preventivo di beni per un valore di 11 milioni di euro e al divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione ed esercitare l'impresa in ambito sanitario nei confronti anche di  Mario Giovanni, Melazzini  come ex presidente della fondazione Aurora onlus

Nemosud

Al centro c’è la gestione del complesso clinico privato "NemoSud" che si occupava di riabilitazione neurologica all'interno del Policlinico di Messina e in particolare una delibera del marzo 2016  con conseguente aumento di budget in favore della Fondazione Aurora onlus per la realizzazione del progetto. E' stato disposto a carico dgli indagati un sequestro preventivo di denaro e beni mobili e immobili pari a 2.433.678 euro.

Pietro Bussolati

Dura presa di posizione del consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati : “Mario Melazzini non è uno qualunque, secondo voci accreditate era il designato direttore generale al welfare di Regione Lombardia ed è direttore sanitario di uno dei maggiori ospedali della Lombardia. Noi siamo garantisti e quindi per noi è innocente fino a sentenza definitiva, ma il fatto che sia sottoposto a misure che gli impediscono di avere a che fare con il mondo sanitario è un fatto rilevante. Noi avevamo segnalato le incongruità del suo incarico all’ospedale di Sondalo, dove era direttore generale nonostante non avesse ancora fatto il periodo di raffreddamento dovuto dopo l’incarico nella privata Maugeri. Evidentemente sul suo nome l’assessore Bertolaso è stato incauto, e ora a farne le spese è il Niguarda. In via precauzionale, ora ci attendiamo che Melazzini venga sospeso dall’incarico”.