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Milano piange Marisa Cingoli, storica volontaria alla Stazione Centrale (e zia di Enrico Mentana)

Il direttore del TgLa7 sui social ne fa un ritratto affettuoso. Poi il saluto: “Ciao zia, fai buon viaggio e salutami mamma”

Marisa Cingoli

Milano – L’intraprendenza, il piglio, l’impegno, il sorriso. In molti a Milano stanno piangendo Marisa Cingoli, storica volontaria alla Stazione Centrale, scomparsa nelle scorse ore. A dare notizia della sua morte, tra gli altri, anche il direttore del TgLa7 Enrico Mentana, di cui Cingoli era zia. “Era una donna tenace e sorridente”, ha scritto il giornalista in un lungo post su Facebook e su Instagram, ricordandone anche il supporto a lungo dato ai profughi provenienti dalla Siria e dal Nord Africa. “Era una forza della natura, una splendida ottantenne”, ha aggiunto Mentana.

“Ha continuato fino a pochi mesi fa a insegnare l'italiano a gruppi di immigrati, prima di ritrarsi per il male che l'aveva attaccata”. “Una donna indipendente e curiosa, senza chiusure o paure”, ha sottolineato il nipote su Fb. “L'aveva vaccinata alla vita l'esperienza degli ultimi due anni di guerra, quando lei, bambina ebrea, fu nascosta in un fienile sui monti delle Marche per sfuggire alle retate naziste, insieme ai genitori e a Lella, la sorella maggiore che dieci anni dopo mi avrebbe messo al mondo. Ciao zia, fai buon viaggio e salutami mamma”.