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Processo a Maroni, "incompatibilità avvocato d'ufficio": quinto stop

I giudici hanno dovuto aggiornare l'udienza al prossimo 15 giugno

Roberto Maroni

Milano, 17 maggio 2017 - Si ferma per la quinta volta di seguito il processo a carico, tra gli altri, del governatore lombardo Roberto Maroni, accusato di pressioni illecite per far ottenere un lavoro e un viaggio pagato da Expo a due sue ex collaboratrici. Questa volta, i giudici della quarta sezione penale hanno dovuto aggiornare il processo al 15 giugno dopo aver preso atto dell'impossibilita' dell'avvocato Lapo Becattini a difendere Maroni. Becattini era stato nominato difensore d'ufficio del governatore nell'udienza del 6 maggio scorso dopo che i giudici avevano preso atto dell'assenza dell'avvocato Donenico Aiello per ragioni di salute. Ma nemmeno lui puo' difendere l'imputato perche' il consiglio dell'ordine degli avvocati di Milano ha certitificato la sua incompatibilita' a farlo.

"Il consiglio - ha spiegato lo stesso difensore d'ufficio - ha stabilito l'11 maggio la mia incompatibilità perché una mia collega di studio, Angela Maria Odescalchi, difende 3 imputati nel processo Ilspa, pendente davanti alla X sezione penale, in cui e' parte civile la Regione Lombardia nella persona di Roberto Maroni, assistita da Domenico Aiello".

AIELLO - "Mi danno per morto, spero non sia una iattura sono molto superstizioso, ma non sono morto". Sceglie una battuta di umorismo nero l'avvocato Domenico Aiello per commentare l'udienza di oggi del processo a Roberto Maroni, al termine della quale i giudici hanno stabilito di nominare un legale per sostituire l'avvocato Lapo Becattini, a sua volta a lui subentrato per i problemi alla schiena che lo affliggono da tempo. Aiello è duro su quella che definisce "la nomina di un difensore d'ufficio preventiva. Mi danno per morto e non si deve per nessun motivo rinviare il rogo dell'eretico in campo dei fiori. La legge - prosegue il legale - non prevede l'obbligo di designare un sostituto ne tantomeno è possibile la nomina preventiva di un difensore d'ufficio. Dopo la visita fiscale, oggi la nomina preventiva, di cui non esistono precedenti e palesemente contraria alla legge che regola il processo penale".

Fonte Agi