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Coppia dell'acido, è nato il figlio di Martina: mamma e bimbo saranno trasferiti in un istituto per madri detenute

Sarà il tribunale dei minori a decidere se il bambino potrà restare con lei. La giovane è condannata a quattordici anni con l'amante Alexander Boettcher per l'aggressione con acido al suo ex. Ora è sotto processo per altri episodi

Alexander Boettcher e Martina Levato condannati per aggressione con acido (Ansa)

Milano, 15 agosto 2015 -  È nato nella notte il figlio di Martina Levato, la giovane condannata a quattordici anni per l'aggressione con acido al suo ex e sotto processo per altri episodi. Il parto è avvenuto alla clinica Mangiagalli di Milano, dove la ragazza era stata portata dal carcere di San Vittore. Il piccolo pesa 3 chili e 7 etti. Mamma e neonato - secondo fonti ospedaliere - stanno bene. 

Martina Levato, che è ha avuto il figlio da Alexander Boettcher, anche lui condannato a 14 anni e anche lui in carcere, sarà portata nei prossimi giorni all'Icam di Milano, la struttura per madri detenute con figli piccoli. Era stato il pm Marcello Musso a suggerire questa ipotesi. Sarà quindi il Tribunale dei Minori di Milano a decidere se il bambino debba rimanere con la madre per i prossimi anni, come consentito dalla legge, essere affidato ai nonni, che hanno già mostrato la loro disponibilità, oppure essere adottato da una famiglia del tutto estranea.

Sulla loro decisione peserà il nuovo processo in abbreviato che Martina dovrà affontare a partire dal 18 settembre insieme ad Andrea Magnani, il bancario considerato dagli inquirenti il presunto complice della cosiddetta "coppia diabolica". Un procedimento parallelo ma diverso rispetto a quello che vede imputato il suo amante Alex, che ha scelto la strada del rito ordinario. A tutti e tre sono contestate altre due aggressioni con l'acido: quella del 2 novembre scorso, quando a restare sfregiato per uno scambio di persona fu lo studente Stefano Savi, e quella del 15 novembre successivo, quando la vittima, il fotografo Giuliano Carparelli, riuscì a salvarsi proteggendosiì con un ombrello dal liquido corrosivo che gli era stato scagliato addosso. Questa volta l'accusa, per tutti, è di associazione a delinquere

Martina e Alex, insomma, rischiano un'altra pesante condanna che andrebbe ad sommarsi ai 14 anni già disposti a loro carico. Difficile che i giudici del Tribunale dei Minori non ne tengano conto al momento di esprimersi sulla sorte del bambino che sta per nascere.