Milano, 4 settembre 2024 – Massacro di Paderno Dugnano, Riccardo incontrerà presto i i suoi familiari, nonni e zii, che hanno fatto quadrato attorno a lui, perché provano per il 17enne "molta pena e compassione".
Quello che resta della sua famiglia sembra dunque non voler abbandonare il ragazzo che oggi incontrerà il suo legale nel centro di prima accoglienza del carcere minorile Beccaria di Milano
Domattina alle 10.30 l'interrogatorio, dopo il quale il gip Laura Margherita Pietrasanta dovrà decidere sulla convalida dell'arresto e sulla custodia cautelare.
Il ragazzo che avrebbe inferto decine di coltellate - 68 le ferite in totale trovate sui corpi con un primo esame del medico legale, in attesa degli esiti degli esami autoptici non ancora fissati - in un nuovo interrogatorio di ieri, davanti ai pm, avrebbe spiegato che la decisione di uccidere i suoi cari l'ha presa quella sera, dopo i festeggiamenti per il compleanno del padre.
Nel primo interrogatorio di domenica, invece, aveva parlato di un pensiero di uccidere che aveva da qualche giorno.
Per la procuratrice facente funzione per i minori di Milano, Sabrina Ditaranto, e per la pm Elisa Salatino il triplice omicidio è stato premeditato, mentre la difesa, con il legale Amedeo Rizza, contestata l'aggravante della premeditazione, parlando di un "malessere" esistenziale che "covava" nel ragazzo da tempo, ma poi "esploso" quella notte contro la famiglia, senza piani preordinati.
Il ragazzo ieri ha raccontato ai pm che questo suo disagio lo portava a voler essere "libero da tutto", anche dalla famiglia, come in una sorta di "emancipazione". La Procura per lui ha chiesto la custodia cautelare nel carcere minorile. Davanti al gip, come chiarito dal difensore, parlerà ancora cercando di ricostruire sempre meglio la dinamica della strage, approfondendo eventualmente anche le ragioni.