Milano – L’anno scolastico si era provocatoriamente chiuso lì, nella scuola che non c’è, promessa dal 2016 e ancora "fantasma": la primaria Massaua nel terreno di via Strozzi. I cantieri ancora non si vedono (è stata chiesta una modifica al progetto di bonifica che non sarebbe stato ancora presentato), ma alla vigilia della prima campanella un’altra notizia ha spiazzato genitori e preside: non ci sarà più la navetta che fino a giugno permetteva agli studenti di raggiungere il plesso di via Scrosati, dove sono stati trasferiti in attesa del futuro edificio. "In poche parole ci troviamo di fronte a questa situazione – spiega il dirigente Manfredo Tortoreto –: le famiglie non hanno più una scuola di territorio e sono state trasferite d’ufficio in un altro quartiere. Le ripercussioni sono enormi da numerosi punti di vista". Per le famiglie che già frequentano la scuola ma anche per la sopravvivenza stessa della Massaua. Tortoreto non nasconde i numeri: "Siamo riusciti a creare una sola classe, “tirata“, anche se nel bacino ci sarebbero 112 bambini. Si sono presentati in otto dal quartiere. E questo perché la scuola non si vede, il cantiere si è ’impantanato’ nuovamente. Chiediamo tempi certi per il futuro edificio (il vecchio era stato chiuso improvvisamente nell’agosto del 2021 per inagibilità, ndr) ma anche il ripristino delle navette che erano l’unico strumento che teneva agganciate le famiglie al territorio".
Famiglie che si stanno mobilitando e che contestano anche le tempistiche: "Oggi i bambini, non solo non hanno ancora visto iniziare i lavori di bonifica del terreno dove dovrebbe sorgere la nuova scuola, ma non hanno più neanche le navette – scrivono i genitori –. Come già successo tre anni fa, la comunicazione del Comune di Milano è stata data in pieno periodo estivo quando non c’era ormai più tempo per soluzioni alternative: a fine luglio. Oltre il danno la beffa". "La decisione – proseguono è stata presa senza tenere conto della nostra assurda situazione, che ci vede ancora “ospiti” presso gli edifici di via Scrosati dove sono già presenti un’altra primaria e la secondaria Cardarelli.
Mercoledì l’ultima agguerrita riunione con circa sessanta genitori e gli assessori dei Municipi 6 e 7. "Ci hanno promesso che entro lunedì cercheranno di darci risposte alle varie problematiche sollevate dai genitori presenti, facendosi portavoce entrambe della situazione Kafkiana che stiamo vivendo – proseguono le famiglie –. Speriamo vivamente di poter ricevere un riscontro da parte loro e che già dalla prossima settimana qualcuno riesca a darci la garanzia che le navette torneranno a circolare fino alla costruzione della nuova scuola di via Strozzi".
La decisione di sospendere il servizio è stata confermata dal Comune: "Il servizio trasporto straordinario in Massaua era stato attivato nell’anno scolastico 2021/22, è stato attivo tre anni", spiegano da Palazzo Marino, aggiungendo che "iscrizioni alla mano, le distanze fra la residenza degli alunni e la scuola rilevate negli ultimi anni erano inferiori ai due chilometri per il 98% degli iscritti". "Non è così – ribatte il preside –, abbiamo sondaggi alla mano che dimostrano che le distanze sono altre. Senza contare che vicino alla Massaua ci sono anche nido e materna e che quindi diventa difficile per i genitori ’sdoppiarsi’ all’ingresso delle scuole. Chiediamo un ripensamento, mentre aspettiamo la nostra scuola".