REDAZIONE MILANO

Milano si mobilita contro la mattanza dei delfini di Taiji in Giappone - FOTO

Dal primo settembre a marzo, ogni anno, vengono uccisi circa 20mila esemplari. Numerose le iniziative degli attivisti di tutto il mondo. In piazza Duomo un gruppo ha manifestato con cartelloni e delfini gonfiabili

Manifestazione contro il massacro di delfini e cetacei in Giappone

Milano, 31 agosto 2014 - Milano si mobilita contro la mattanza di delfini, balene e cetacei che avviene ogni anno in Giappone, dal primo settembre a marzo. In questi mesi vengono massacrati circa 20mila esemplari: i pescatori radunano intere famiglie in baie poco profonde e li colpiscono fino alla morte. La maggior parte di questi delfini è destinata al macello e un numero ridotto all'animazione nei parchi acquatici. ll governo nipponico giustifica questa mattanza con la destinazione alimentare dei cetacei, ma assieme al commercio della carne Taijii rifornisce di prigionieri vivi acquari, delfinari, circhi acquatici di tutto il mondo. Si evita la morte, forse fra le due la soluzione migliore, a quegli esemplari giovani giudicati idonei per intrattenere l’umanità più inconsapevole. Dopo aver visto scannare le madri e i compagni, quando non venduti subito, i piccoli delfini sono trasferiti in vasche anche non molto distanti, dove i loro aguzzini daranno il via alla fase di addestramento.

Le efferatezze di Taiji sono state anche raccontate dal film documentario The Cove (2009) vincitore di un  Oscar, e attivisti di ogni angolo del pianeta sostengono iniziative come il Dolphin Project di Rick O’Barry (anticamente addestratore, convertito alla battaglia per la liberazione dei cetacei dopo che una delfina utilizzata per la serie tv Flipper si suicidò fra le sue braccia) o si uniscono ai Cove Guardians di Sea Shepherd per ostacolare e documentare quanto accade. Questa mattina, domenica 31 agosto, un gruppo di attivisti si è presentato anche in piazza Duomo a Milano con cartelloni e delfini gonfiabili per dire 'basta' a questo massacro (FOTO)