MONICA AUTUNNO
Cronaca

Mattarella ringrazia la Martesana: "Bella idea quel gioco antimafia"

Il presidente ha telefonato al gruppo e ha lodato l’Invincibile, che insegna ai ragazzi a sconfiggere i boss

Il presidente ha telefonato al gruppo e ha lodato l’Invincibile, che insegna ai ragazzi a sconfiggere i boss

Il presidente ha telefonato al gruppo e ha lodato l’Invincibile, che insegna ai ragazzi a sconfiggere i boss

e Barbara Caderola

La "mente creativa" di Invincibile è quella di Chiara Piscopo Rizzo, da anni volontaria della Rete antimafie Martesana, un lavoro in un negozio di giocattoli a Milano, un percorso di studi alla facoltà di Scienze dell’Educazione a Bergamo. "Entrambe attività che mi hanno ispirato e guidato. Quando sono entrata nella Rete ho seguito da osservatrice molti incontri in classe. E ho capito che con i bambini un gioco potesse essere la ricetta giusta: devono divertirsi, e sentirsi protagonisti".

Il malvagio da abbattere è Marfus, uomo cattivo ma, appunto, invincibile. "La partita alla fine rovescia i ruoli. E a vincere sono i bambini, con un libro magico, la Costituzione, e un corredo di tessere che richiamano ai valori. Marfus si batte, cerca di dividere il fronte, abbatte ponti, divide paesi e persone: ma perderà". Qualche tempo fa l’idea di scrivere di ‘Invincibile’ sulla ‘sezione mail’ del sito della Presidenza. "Avevo sentito che in Francia un gioco sulle mafie aveva vinto un concorso, mi sono detta “perché no”?". E l’altro giorno la sorpresa: prima una mail con il numero del Quirinale, poi la conversazione con un addetto della segreteria della Presidenza: "Mi ha riportato i ringraziamenti di Mattarella. E i complimenti per la “bella idea“: sappiamo tutti quanto il tema mafie gli sia caro. Cosa dire? Sono felicissima".

Di gioco in gioco, la creazione "da tavolo" numero due è pronta al debutto: "Si chiama “Il segreto del papavero” ed è dedicata alla parità di genere. Sarà una bella sorpresa". Instancabile l’opera della Rete nelle scuole del territorio. A usare Invincibile in classe sono i laureandi di Scienze della Comunicazione e alle medie e alle superiori gli universitari dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata della Statale diretto da Nando dalla Chiesa. Così si racconta anche l’impegno di uomini e donne che si sono battuti e si battono contro Cosa nostra e la ‘ndrangheta, il gioco spiega cosa sono le mafie e come si sconfiggono. In questo modo il gruppo informa i ragazzi su come la criminalità organizzata si insinua in una comunità. Per spuntarla bisogna risolvere rompicapo e ricostruire i punti intitolati a famosi personaggi antimafia fra i quali i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la testimone di giustizia Lea Garofalo, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. E il loro sacrificio entra nelle vite di tanti giovanissimi.